La CPS-N è stata consultata dal Consiglio federale in merito all’adesione della Svizzera all’ESSI. Obiettivo di questa iniziativa è coordinare meglio gli acquisti di sistemi per la difesa aerea in Europa, eventualmente raggruppandoli per sfruttare l’economia di scala e migliorare l’interoperabilità tra i Paesi partner. La maggioranza dei membri della Commissione accoglie con favore che con l’iniziativa si possano realizzare progetti e programmi per l’acquisizione cooperativa di sistemi di difesa terra-aria e possano avere luogo scambi con gli Stati partecipanti in altri ambiti di cooperazione, quali la logistica o la formazione. Reputa l’adesione compatibile con la neutralità svizzera, tanto più che, nella dichiarazione addizionale e nel memorandum d’intesa, il Consiglio federale ha espresso le riserve della Svizzera in materia di diritto della neutralità, per escludere, ad esempio, qualsivoglia partecipazione a conflitti militari internazionali.
La minoranza si esprime contro l’adesione all’ESSI. A suo avviso, l’ESSI va oltre il coordinamento dei progetti di acquisizione e, in definitiva, vuole creare uno scudo di difesa aerea europeo, che sarebbe incompatibile con la neutralità svizzera. Anche se il nostro Paese si limitasse all’acquisizione cooperativa di sistemi di difesa terra-aria, la minoranza teme che ciò possa limitare la scelta nei futuri progetti di acquisizione, in quanto molti Paesi non partecipano all’ESSI.
Per finire, un importante punto di discussione è stato se il Consiglio federale debba consultare soltanto le commissioni competenti in merito a un’adesione all’ESSI o se le Camere federali debbano prendere una decisione formale sull’adesione. La maggioranza della Commissione è giunta alla conclusione che, data l’ampia portata dell’adesione della Svizzera all’ESSI, il Consiglio federale debba essere incaricato di sottoporre il Trattato al Parlamento per approvazione. Una pertinente mozione (24.3474) è stata accolta con 13 voti contro 11. La minoranza della Commissione ha tuttavia ritenuto che, fondandosi sull’articolo 109b della legge militare (Cooperazione in materia di armamenti con Stati partner; RS 510.10), il Consiglio federale abbia la competenza di decidere autonomamente l’adesione.
Ciberrischi nello spazio / politica spaziale
La Commissione ha proseguito le deliberazioni sui ciberrischi nello spazio e ha preso atto del relativo rapporto in adempimento del postulato Bellaiche 21.4176. La Commissione condivide il parere del Consiglio federale secondo cui lo spazio acquisisce sempre più importanza in termini di politica di sicurezza. Per tutelare gli interessi della Svizzera e aumentarne la competitività, la Commissione ritiene necessario intensificare la cooperazione nel settore spaziale, in particolare con l’UE. Con 11 voti contro 10 la Commissione ha pertanto presentato una mozione (24.3476) che incarica il Consiglio federale di perseguire una cooperazione globale con l’UE nel settore spaziale. Le trattative relative a tale cooperazione non andranno tuttavia condotte nel quadro dei negoziati in corso tra la Svizzera e l’UE. Una minoranza della Commissione respinge questa mozione.
Mantenere il controllo di BEYOND GRAVITY
La CPS-N ritiene che la BEYOND GRAVITY SA, filiale della RUAG INTERNATIONAL specializzata nel settore spaziale, rivesta un interesse strategico per la sicurezza, il potenziale innovativo e il dinamismo industriale della Svizzera. Per questo motivo auspica che il Consiglio federale riesamini la sua decisione del 29 novembre 2023 di vendere BEYOND GRAVITY. Con una mozione la CPS-N propone alla propria Camera di chiedere al Consiglio federale di creare la base legale e adottare le misure necessarie per mantenere il controllo o la piena proprietà dell’azienda. La CPS-N Con ha accolto la mozione (24.3477) con 17 voti contro 1 e 5 astensioni. Con 15 voti contro 7 ha invece respinto una richiesta di sospensione della decisione per procedere a ulteriori chiarimenti.
Esame delle condizioni per il finanziamento estero di luoghi di culto e istituti di formazione in Svizzera
Alla CPS-N è stato presentato il rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato 21.3451 (Consiglio degli Stati, CPS-S. Imam in Svizzera). La CPS-N ha in particolare concluso che le condizioni d’ammissione di consulenti e insegnanti definite nella legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) non sono sufficienti a evitare che ideologie estremiste, inneggianti alla violenza o contrarie ai diritti fondamentali siano diffuse in Svizzera tramite luoghi di culto e istituti di formazione religiosi. La Commissione ritiene che uno dei problemi principali sia il finanziamento estero. In questo contesto, la CPS-N ha deciso di proporre alla propria Camera di incaricare il Consiglio federale di presentare un rapporto sul modo in cui il finanziamento estero di luoghi di culto e istituti di formazione in Svizzera può essere subordinato a condizioni. La CPS-N ha approvato all’unanimità il corrispondente postulato 24.3473.
La CPS-N si è inoltre fatta illustrare la situazione attuale nel Vicino Oriente e l’evoluzione della guerra in Ucraina, nonché lo stato dell’attuazione della piattaforma di consultazione di polizia (POLAP).
All’inizio della sua seduta la Commissione ha visitato il Servizio informazioni della Confederazione. La visita si è svolta nel contesto della prevista revisione della legge sulle attività informative.
Presieduta dalla consigliera nazionale Priska Seiler Graf (PS, ZH) la Commissione si è riunita il 13 e il 14 maggio 2024 a Berna. A parte della seduta era presente il capo del DFGP, il consigliere federale Beat Jans.