La maggioranza della Commissione ritiene che il progetto sia necessario per risolvere i problemi cronici di sottoeffettivo che affliggono le organizzazioni di protezione civile (OPC). Sottolinea che se tali problemi dovessero persistere, le OPC non saranno più in grado di garantire le loro prestazioni. La maggioranza ritiene anche ragionevolmente possibile esigere che le persone con conflitti di coscienza con il servizio militare prestino servizio nella protezione civile. Respinge infine la critica secondo cui questo progetto priverebbe il servizio civile della sua sostanza. I cantoni dovranno infatti in primo luogo esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere a persone che prestano servizio civile.
La minoranza ritiene invece che, per le persone che prestano servizio civile, l’impiego nella protezione civile debba continuare a fondarsi sulla volontarietà. Ricorda inoltre che le prestazioni fornite dalle persone che prestano servizio civile rappresentano un contributo importante alla coesione nazionale e sono una componente essenziale del sistema di protezione della popolazione.
Prima di prendere la sua decisione, la CPS-S ha sentito una delegazione dei cantoni e i principali settori interessati. Sempre con 12 voti contro 1, la Commissione ha anche respinto la proposta di non entrare in materia sulla parte di progetto che riguarda la possibilità di obbligare le persone che svolgono servizio civile a prestare servizio nella protezione civile. L’oggetto sarà trattato durante la sessione autunnale.
Svolgimento di controlli di cibersicurezza urgentemente necessari
La CPS-S ha deciso all’unanimità di presentare la mozione 24.3810 che incarica il Consiglio federale di colmare le lacune critiche concernenti l’assenza di controlli di cibersicurezza. La Commissione ritiene infatti che, in Svizzera, molti controlli di cibersicurezza urgentemente necessari su infrastrutture, dispositivi e applicazioni interconnessi non siano svolti. Secondo la Commissione, questi controlli sono indispensabili per proteggere la società e garantire il buon funzionamento dell’economia e delle autorità. Il Consiglio federale dovrà quindi colmare le lacune critiche, creare le necessarie basi legali e stanziare i relativi mezzi finanziari.
Sostegno agli impieghi dell’esercito in servizio d’appoggio al WEF di Davos 2025-2027
All’unanimità, la Commissione si allinea al Consiglio nazionale e appoggia l’approvazione dei due decreti federali con cui è mantenuto il sostegno della Confederazione alla sicurezza del WEF per il periodo 2025-2027. I decreti prevedono un impiego sussidiario di 5000 militari al massimo in servizio d’appoggio durante gli incontri e una partecipazione annua della Confederazione al finanziamento delle misure di sicurezza per un importo di 2,55 milioni di franchi, pari a quanto corrisposto negli scorsi anni.
La Commissione ribadisce l’importanza del WEF come piattaforma di scambio internazionale e tribuna per la diplomazia svizzera in settori quali la politica economica, la politica estera e quella di sicurezza. Sottolinea altresì gli obblighi della Svizzera, tra cui in particolare la protezione delle persone tutelate dal diritto internazionale. Inoltre, in considerazione delle ricadute economiche positive generate dall’evento, di cui beneficia la Svizzera, ritiene adeguata la partecipazione finanziaria della Confederazione. A margine della discussione la Commissione ha preso atto del rapporto sull’impiego dell’esercito in servizio d’appoggio al WEF 2024.
Disposizioni contro l’inquinamento fonico per le piazze d’armi, di tiro e d’esercizio militari
Con 11 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione ha depositato il postulato 24.3811 (Verifica delle disposizioni contro l’inquinamento fonico per le piazze d’armi, di tiro e d’esercizio militari) con cui il Consiglio federale viene incaricato di esaminare, da un lato, in quale misura le disposizioni dell’ordinanza contro l’inquinamento fonico sono più severe per l’esercito rispetto ad altri ambiti politici e, dall’altro, i risparmi ottenibili mediante una modifica di tali disposizioni. La Commissione ritiene che, alla luce delle crescenti tensioni a livello internazionale, l’esercito debba essere in grado di concentrarsi sul potenziamento delle proprie capacità di difesa. Ciò concerne in particolare l’istruzione al tiro, che può essere ostacolata dalle prescrizioni in materia di inquinamento fonico attualmente in vigore. Secondo la Commissione, l’evoluzione della situazione internazionale giustifica una nuova ponderazione degli interessi in questo contesto.
Infine, la Commissione si è informata in merito all’attuale situazione in Ucraina e nel Vicino Oriente.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Alleanza del Centro, LU), la Commissione si è riunita il 24 e il 25 giugno 2024. A parte della seduta era presente anche la presidente della Confederazione Viola Amherd, responsabile del DDPS.