La Commissione ritiene che la mozione 24.3012 sia contraria agli interessi della politica di sicurezza svizzera e parta da premesse sbagliate. Una partecipazione alle esercitazioni di difesa della NATO non ha lo scopo di simulare una partecipazione della Svizzera a una situazione di difesa collettiva, ma di rafforzare la capacità di difesa del suo esercito. Pertanto, secondo la Commissione, il problema della neutralità non si pone. L’attuazione della mozione rappresenterebbe inoltre un passo indietro significativo per la politica di sicurezza elvetica e contribuirebbe a indebolire l’Esercito svizzero, che già oggi partecipa, con diversi suoi elementi, a esercitazioni che includono sequenze di difesa. La CPS-S auspica che la partecipazione a tali esercitazioni sia mantenuta e, se necessario, estesa. La partecipazione alle esercitazioni di questo tipo è già soggetta all’approvazione del Consiglio federale. La Commissione ritiene questa misura sufficiente. Il Consiglio degli Stati si occuperà dell’oggetto durante la sessione autunnale.
Tutela dei civili nell’esportazione di materiale di difesa per i conflitti armati
La Commissione ha esaminato anche la mozione 22.4193, che intende incaricare il Consiglio federale di adottare misure atte a garantire che, nell'esportazione di materiale di difesa per i conflitti armati, la tutela della popolazione civile abbia un peso maggiore rispetto alla violazione del principio della parità di trattamento delle parti belligeranti garantito dal diritto della neutralità. Pur riconoscendo l’importanza di proteggere la popolazione civile nelle zone di conflitto armato, la Commissione propone alla sua Camera con 8 voti contro 4 di respingere la mozione, ritenendola incompatibile con il diritto della neutralità. Una minoranza della Commissione propone invece di accogliere la mozione, ricordando la tradizione umanitaria della Svizzera ed evidenziando che la mozione mira a proteggere la popolazione civile nelle zone di conflitto e non a dare sostegno all’esercito di una parte belligerante. Il Consiglio degli Stati esaminerà l’oggetto nella sessione autunnale 2024.
Prolungamento del periodo transitorio per la gestione delle sirene
La CPS-S propone all’unanimità di accettare il prolungamento di quattro anni del periodo transitorio per la gestione delle sirene (24.048). Ritiene infatti che questo prolungamento permetterà di esaminare diverse questioni relative al trasferimento delle competenze dai Cantoni alla Confederazione e di integrare tali riflessioni nella discussione attualmente in corso sul futuro della strategia di allerta. La Commissione è anche favorevole all’aumento, durante questo periodo transitorio, dell’indennità forfettaria per l’esercizio e la manutenzione delle sirene, da 400 a 600 franchi al massimo per sirena. Il Consiglio degli Stati si occuperà dell’oggetto durante la sessione autunnale.
La Commissione ha inoltre deciso all’unanimità di sospendere fino all’estate 2025 i lavori concernenti la mozione 24.3209 presentata dal consigliere agli Stati Charles Juillard. Intende aspettare l’esito di alcuni lavori in corso a livello di Amministrazione federale prima di pronunciarsi in merito. Infine la Commissione è stata informata sulla situazione attuale in Ucraina e nel Vicino Oriente.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Il Centro, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 29 agosto 2024.