(ats) Sgravi fiscali non sono lo strumento adeguato per incentivare gli operatori delle telecomunicazioni a investire nello sviluppo di una copertura a banda larga nelle regioni periferiche della Svizzera. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che oggi ha respinto tacitamente una mozione in tal senso del consigliere nazionale Jean-Paul Gschwind (PPD/JU), adottata dalla Camera del popolo con 101 voti contro 73 (16 astensioni).

Secondo il relatore della commissione, Claude Janiak (PS/BS), sgravi fiscali come quelli auspicati dalla mozione non sono lo strumento adatto per raggiungere gli obiettivi perseguiti e sarebbero molto complicati da applicare.

Janiak, assieme al Consigliere federale Ueli Maurer, ha ricordato che il tema ritornerà in ogni caso presto sul tappeto, quando la settimana prossima gli Stati dovranno discutere dell'introduzione in Svizzera della rete mobile ultraveloce della quinta generazione (5G). In quel frangente, ha sostenuto il ministro delle finanze, si potrà discutere del mezzo migliore per ottenere una copertura ottimale del Paese con le nuove tecnologie.

Al Nazionale, Gscwind aveva giustificato la sua proposta dal momento che diverse zone della Svizzera, come numerosi villaggi del canton Giura, sono coperte in modo lacunoso da reti di telecomunicazione a banda larga. Un fatto che a suo avviso costituisce un grave pregiudizio allo sviluppo economico e demografico di queste regioni.