(ats) Gli edifici agricoli inutilizzati devono poter essere trasformati più facilmente in abitazioni, sull'esempio di quanto avviene in Ticino con i rustici. La relativa pianificazione deve però essere regionale. Lo ha deciso il Consiglio nazionale modificando una mozione approvata lo scorso settembre dagli Stati.

L'atto parlamentare - elaborata dalla Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia degli Stati (CAPTE-S) - trae spunto da due iniziative cantonali di Grigioni e Vallese. I due cantoni alpini vorrebbero che "mazot", "raccard" e altri fienili situati fuori dalla zona edificabile e degni di protezione possano essere utilizzati a scopo abitativo, ha ricordato Silva Semadeni (PS/GR) a nome della commissione.

Pur dicendosi d'accordo con questi obbiettivi, i due rami del Parlamento hanno bocciato le due iniziative cantonali preferendogli la mozione della CAPTE-S che riprede a grandi linee le rivendicazioni di Grigioni e Vallese, ma che corregge alcune disposizioni.

Oggi il Nazionale ha voluto anche precisare nel testo che la pianificazione in materia deve essere regionale e portare a un miglioramento della situazione generale per quanto concerne la natura, il patrimonio culturale, il paesaggio e l'agricoltura. In ogni caso, ha precisato la consigliera federale Doris Leuthard, le disposizioni sulle residenze secondarie rimangono valide.

Una minoranza - bocciata con 98 voti contro 95 e 2 astensioni - avrebbe voluto mantenere la versione iniziale della mozione al fine di lasciare ai Cantoni il maggiore margine di manovra possibile. Le misure proposte sono ostacoli eccessivi, ha sostenuto Franz Ruppen (UDC/VS). Dato che i piani direttori cantonali sono soggetti all'approvazione della Confederazione, sarebbe comunque possibile garantire una certa uniformità sull'insieme del territorio, ha aggiunto, invano.

Un'altra minoranza - respinta con 121 voti contro 71 e 3 astenuti - avrebbe voluto respingere la mozione ritenendo che la trasformazione di edifici agricoli in abitazioni provocherebbe inevitabilmente uno sviluppo delle infrastrutture come nuove strade e nuove linee elettriche che danneggeranno il paesaggio. "L'agricoltura non deve trasformarsi in promotore immobiliare", ha sostenuto, inutilmente, Benoît Genecand (PLR/GE).

La mozione della CAPTE-S nella sua versione modificata torna ora agli Stati. Se l'approveranno, essa sarà attuata nell'ambito della seconda tappa della revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) attualmente in corso.