Il testo propone inoltre di rinunciare all'attuazione di una misura la cui entrata in vigore sarebbe programmata dal 2019: l'etilometro blocca-motore per le persone già sanzionate per guida in stato di ebbrezza.
Cinque anni dopo la sua introduzione il bilancio del programma per migliorare la sicurezza stradale e di ridurre il numero delle vittime è positivo, ma sono necessari correttivi per quanto riguarda i pirati della strada, è stato detto da più parti.
"Sono soprattutto i conducenti 'normali', con un casellario giudiziale vergine e che hanno fatto un errore sulla strada, ad avere conseguenze negative per la loro esistenza", ha sottolineato Fabio Regazzi (PPD/TI) a nome della commissione. Per questo motivo occorre concedere maggiore discrezionalità ai giudici nel determinare la gravità delle infrazioni, in particolare nei casi di negligenza.
Margine di manovra
La mozione prevede inoltre di stralciare la pena detentiva minima di un anno e di ridurre la durata minima di due anni della revoca della patente. I giudici dovrebbero così ritrovare la facoltà di valutare secondo il loro apprezzamento le circostanze concrete, le infrazioni e la proporzionalità della pena.
La mozione chiede anche che gli assicuratori non siano obbligati a fare ricorso contro un conducente nei casi di reato per guida in stato di ebbrezza o di pirateria stradale, ripristinando la situazione ante Via Sicura. Si ritornerebbe quindi al diritto di regresso al posto dell'obbligo attualmente previsto.
No all'etilometro blocca-motore
Il testo propone infine di rinunciare agli etilometri blocca-motore per le persone già sanzionate per guida in stato di ebbrezza e agli apparecchi per la registrazione dei dati (scatole nere) per i conducenti cui è stata ritirata la patente per eccesso di velocità.
Queste proposte hanno fatto discutere. Una minoranza di parlamentari - composta da sinistra, Verdi liberali e PBD - ha tentato invano di opporsi a queste misure. A loro avviso, questi strumenti sono ritenuti utili all'estero e permettono di evitare incidenti.
Una seconda minoranza, esclusivamente di sinistra, avrebbe voluto respingere la mozione in toto. Secondo Regula Rytz (Verdi/BE), occorre ad ogni costo impedire incidenti drammatici. A suo parere, è prematuro togliere o attenuare misure che hanno dato prova di efficacia. Le ultime sentenze del Tribunale federale proverebbero inoltre che i giudici dispongano già di un margine di manovra sufficiente. Ma la maggioranza non l'ha seguita.
Il Consiglio federale sosteneva la mozione e ha già proposto cambiamenti simili nel suo rapporto di valutazione di Via Sicura, in risposta a un postulato. Un progetto di revisione della legge dovrebbe essere posto prossimamente in consultazione.