(ats) La Svizzera deve dotarsi di una norma specifica contro il terrorismo che punisca anche il sostegno e l'apologia di questi atti, nonché gli atti preparatori. Lo ha deciso il Consiglio nazionale approvando, con 126 voti contro 53, una iniziativa parlamentare del gruppo PLR.

La competente commissione degli Stati aveva bocciato la proposta sostenendo che occorre attendere i lavori del Consiglio federale in materia. L'atto parlamentare adottato oggi ha del resto lo scopo dichiarato di mantenere la pressione sul governo affinché acceleri i lavori.

L'iniziativa parlamentare mira a punire chiunque commetta atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto.

Sarebbe colpito anche chi si associa a un gruppo o a un'organizzazione avente lo scopo di commettere atti terroristici, organizza azioni di propaganda, recluta adepti, sostiene o incoraggia queste attività in qualsiasi altro modo.

Nei casi gravi, segnatamente quando l'atto ha provocato o era destinato a provocare il ferimento o la morte di molte persone, l'autore è punito con una pena detentiva di almeno dieci anni.