La competente commissione degli Stati aveva bocciato la proposta sostenendo che occorre attendere i lavori del Consiglio federale in materia. L'atto parlamentare adottato oggi ha del resto lo scopo dichiarato di mantenere la pressione sul governo affinché acceleri i lavori.
L'iniziativa parlamentare mira a punire chiunque commetta atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto.
Sarebbe colpito anche chi si associa a un gruppo o a un'organizzazione avente lo scopo di commettere atti terroristici, organizza azioni di propaganda, recluta adepti, sostiene o incoraggia queste attività in qualsiasi altro modo.
Nei casi gravi, segnatamente quando l'atto ha provocato o era destinato a provocare il ferimento o la morte di molte persone, l'autore è punito con una pena detentiva di almeno dieci anni.