L'ex regia è una società anonima e compete al consiglio d'amministrazione del gruppo esaminare le responsabilità della direzione. L'inchiesta affidata all'Ufficio federale di polizia (fedpol) si concentrerà sul periodo 2007 - 2015, ma saranno esaminati anche gli anni successivi, ha assicurato Leuthard.
I conti del 2017 saranno ad esempio spulciati da una task force istituita dal Dipartimento federale dei trasporti (DATEC) in vista dell'assemblea generale della Posta. Questa prenderà in considerazione anche l'anno fiscale 2016, ha precisato Leuthard.
Rispondendo a una domanda sulle attività della filiale francese, la ministra dei trasporti ha affermato che è ancora troppo presto per sapere se le irregolarità contabili sono andate a beneficio di CarPostal France. Bisogna attendere l'esito delle indagini in corso, ha detto Leuthard.
Il Tribunale commerciale di Lione aveva condannato nel dicembre 2016 CarPostal France per aver ottenuto aiuti pubblici illeciti di provenienza elvetica. Per questo motivo l'azienda è stata condannata a pagare 10,6 milioni di euro a tre imprese concorrenti. Contro tale decisione, CarPostal France ha inoltrato ricorso.
Se la corte d'appello confermerà la condanna, La Posta dovrà trarre le dovute conseguenze e prendere le misure necessarie, ha sostenuto Leuthard. In ogni caso, per il momento le attività di CarPostal France sono conformi agli obiettivi strategici assegnati ad AutoPostale. L'azienda può infatti operare all'estero se i rischi sono sostenibili e la redditività garantita.
Da notare, infine, che il Consiglio nazionale terrà un dibattito speciale sullo scandalo AutoPostale il prossimo 14 marzo. Tutti i gruppi parlamentari hanno presentato interventi in materia.