(ats) I contribuenti non dovrebbero più essere tenuti a firmare la dichiarazione d'imposta. È quanto chiede una mozione del consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR/GR) adottata oggi tacitamente anche dal Nazionale, con la giustificazione che in diversi Cantoni tale obbligo non esiste più. Il Consiglio federale si è detto d'accordo con gli obiettivi dell'atto parlamentare.

Il diritto in vigore è chiaro: la dichiarazione d'imposta dev'essere firmata. Ma c'è un problema: sempre più contribuenti ottemperano all'obbligo di riempire i documenti necessari collegandosi online con gli uffici preposti.

Tuttavia, anche in questo caso, dopo aver compiuto il loro dovere, devono parallelamente firmare un documento e spedirlo ai funzionari del fisco, poiché la firma elettronica fatica a farsi accettare, si è lamentato il "senatore" grigionese nel suo atto parlamentare.

Vi sono Cantoni però che hanno già abolito l'obbligo di firma senza inconvenienti e altri dovrebbero seguirne l'esempio, ha spiegato Schmid nel testo della mozione, precisando che la situazione attuale deve essere finalmente chiarificata a livello legislativo. Il diritto federale dovrebbe prevedere insomma che le dichiarazioni di imposta e le richieste di rimborso non debbano più forzatamente essere sottoscritte.

Nel prendere posizione sulla mozione, il Consiglio federale ha spiegato che i rischi eventuali di questa novità potranno essere analizzati nel corso della procedura legislativa. Un progetto di legge in tal senso, secondo il governo, potrebbe essere presentato già nel corso di quest'anno.