Per il vodese la deduzione per i premi assicurativi e gli interessi sul capitale a risparmio devono ammontare a 3000 franchi per una persona sola (attualmente 1700 franchi), 6100 franchi per i coniugi (3500 franchi) e 1200 franchi per ogni figlio o persona bisognosa (700 franchi).
Nell'arco di vent'anni, in alcuni cantoni i premi delle casse malattia sono più che raddoppiati, ha ricordato Grin. Nel contempo le deduzioni forfettarie sono state adeguate soltanto in misura minima. Questa situazione non è insomma equa e contribuisce a erodere il potere d'acquisto dei cittadini.
Il consigliere federale Ueli Maurer ha chiesto la bocciatura dell'atto parlamentare ricordando le conseguenze finanziare sulle casse dell'erario che una sua adozione comporterebbe. La proposta in discussione causerebbe infatti minori entrate per 465 milioni di franchi per l'imposta federale diretta.
Dall'aumento della deduzione, inoltre, trarrebbero vantaggio soprattutto le classi di reddito più alte. Orbene, per loro i premi delle casse malati pesano in misura minore rispetto a quanto incidono sulle economie domestiche del ceto medio. Categoria, quest'ultima, che non può beneficiare della riduzione dei sussidi per pagare i premi e che beneficerebbe solo in misura limitata dello sgravio fiscale proposto da Grin, ha ricordato, invano, il ministro delle finanze.
L'atto parlamentare passa ora al Consiglio degli Stati.