Secondo la commissione, sovente le sanzioni inflitte fuori dai confini nazionali sono motivate politicamente. Da qui la proposta di fare in modo che simili ammende possano essere considerate dei costi e quindi deducibili dalla dichiarazione delle imposte.
Un'opinione non condivisa dal Consigliere federale Ueli Maurer e da una parte del plenum, secondo cui una simile soluzione sarebbe considerata "esotica" all'estero, leggi poco comprensibile.
Inoltre, trattare in modo diverso le ammende inflitte in Svizzera da quelle inflitte all'estero sarebbe contrario al principio della parità di trattamento e violerebbe il senso di giustizia.
- segue -