(ats) Il Consiglio nazionale vuole che vengano aumentate le franchigie minime e massime dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). La camera ha adottato oggi quattro mozioni in materia. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.

Il ministro della sanità Alain Berset ha invano chiesto al plenum di bocciare gli atti parlamentari ritenendoli non necessari. "Il Consiglio federale - ha spiegato - ha già condotto una consultazione in materia". L'intenzione del governo è adeguare sistematicamente le franchigie all'evoluzione dei costi sanitari.

Berset ha anche sottolineato che le franchigie sono già state modificate in passato. Quella più bassa è passata dai 150 franchi del 1996 ai 300 attuali.

Regine Sauter (PLR/ZH), che si è espressa a nome del gruppo PLR all'origine di tre mozioni, ha spiegato che franchigie più elevate inciteranno i cittadini a condurre una vita più sana e a prestare maggiore attenzione ai costi. Il PLR ha così proposto di aumentare la franchigia di base, senza precisare di quanto, e di innalzare quella massima.

Il terzo atto parlamentare del PLR chiede un adeguamento regolare della franchigia minima all'evoluzione dei costi sanitari. Questa proposta ricalca i piani del Consiglio federale.

In base al progetto inviato in consultazione dal governo, l'obiettivo è mantenere un rapporto di 1:12 tra la franchigia di base e i costi lordi medi per assicurato. Quando questo passerebbe a 1:13 scatterebbe un aumento di 50 franchi di tutte le franchigie, anche quelle opzionali.

Martin Landolt (PBD/GL), autore della quarta mozione, ha affermato che la responsabilità individuale degli assicurati va rafforzata. Spesso si ricorre infatti a prestazioni per patologie di poco conto, ha aggiunto il glaronese, che ha chiesto un aumento della franchigia minima a 400 franchi.

Altri interventi

Il Nazionale ha poi approvato una mozione di Prisca Birrer-Heimo (PS/LU) che chiede una modifica della legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie per dare facoltà al Consiglio federale di disciplinare l'indennizzo dell'attività degli intermediari. Per la lucernese, sostenuta anche dal ministro della sanità Alain Berset, l'autoregolamentazione del settore non funziona.

Birrer-Heimo, che ha citato un reportage di "Kassensturz", sostiene che invece dei 50 franchi concordati dal settore, per la stipula di un'assicurazione obbligatoria si offrono in realtà provvigioni di 250 franchi che possono arrivare fino a 1500 franchi se viene sottoscritta anche un'assicurazione complementare.

La camera ha anche approvato a larga maggioranza due mozioni di Bea Heim (PS/SO) che chiedono al governo di proporre misure per ridurre i prezzi degli apparecchi medici (come strumenti per misurare la glicemia, quelli per inalazioni e quelli destinati all'incontinenza). Dovranno in particolare essere rimborsati anche quelli comperati all'estero, se l'acquisto è avvenuto dietro prescrizione medica.

Il Nazionale ha infine approvato una mozione di Lorenz Hess (PBD/BE) che chiede una modifica legislativa per fare in modo che in futuro, analogamente a quanto già avviene per TARMED e DRG, le tariffe delle analisi effettuate dai laboratori medici siano negoziate tra i partner tariffali. In caso di disaccordo dovrebbero essere stabilite da un organo di ricorso da essi designato.