(ats) I membri della Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS) che rappresentano attori del settore sanitario (come ospedali, medici, farmacie, aziende farmaceutiche, Cantoni, altri fornitori di prestazioni, casse malati) non devono essere privati del diritto di voto quando si discute di questioni che possono influenzare i premi delle casse malattia. Lo ha deciso il Consiglio nazionale bocciando, con 99 voti contro 69 e 11 astenuti, una mozione di Lukas Reimann (UDC/SG).

Il sangallese ha citato l'ex "senatore" Dick Marty (PLR/TI) che, quando era presidente di Svizzera Turismo, non partecipava alle sedute di commissione che discutevano del tema. Nel sistema parlamentare svizzero è però normale e necessario che i parlamentari possano fornire ai lavori legislativi le proprie conoscenze, ha replicato Viola Amherd (PPD/VS) a nome dell'Ufficio del Nazionale.

Il tema sollevato da Reimann non concerne inoltre solo la CSSS, ma riguarda in un modo o in un altro tutte le Commissioni, ha fatto notare Amherd. La mozione non è cero perfetta, ma ha il merito di sollevare il problema, ha replicato, invano, Roger Nordmann (PS/VD).