Il volume delle prestazioni complementari all'AVS e all'AI è più che raddoppiato tra il 2010 e il 2015 per raggiungere i 4,8 miliardi di franchi. Con la proposta di obbligare i pensionati ad ottenere i loro averi di vecchiaia sotto forma di rendita si dovrebbe evitare che taluni dilapidino il loro capitale prima di sollecitare le PC.
Se il Consiglio degli Stati l'ha facilmente accettata, nulla è deciso al Nazionale. Ritenendo che occorra dare fiducia ai pensionati, taluni difendono lo status quo. Altri sostengono invece il divieto completo dei prelievi di capitale del secondo pilastro. La maggioranza potrebbe proporre un compromesso e imporre la rendita soltanto per la metà degli averi di vecchiaia.
Nel corso del dibattito sarà pure discussa la possibilità concessa ai salariati di utilizzare il loro secondo pilastro per avviare un'attività commerciale. Ma la riforma è molto più vasta e potrebbe fare molto male alle persone che beneficiano delle prestazioni complementari.
L'importo minimo delle PC dovrebbe essere ridotto per evitare che le famiglie che godono di questi contributi siano avvantaggiate finanziariamente rispetto alle altre. Un altro nodo da sciogliere sarà la somma destinata a coprire il fabbisogno vitale dei bambini: secondo la commissione, tale importo - stabilito nel calcolo delle PC a 840 franchi al mese per figlio - dovrebbe essere meno generoso per i bambini piccoli e le famiglie con più figli.
Inoltre, le persone che dispongono di un patrimonio considerevole dovrebbero essere escluse dal sistema e quelle che dilapidano i loro soldi prima di ottenere le prestazioni complementari dovrebbero riceverne di meno. Infine, gli aiuti per pagare l'affitto dovrebbero essere aumentati, adeguando l'ammontare delle PC alla crescita delle pigioni.