Fino a questo pomeriggio il Nazionale aveva sempre ribadito che è sufficiente che la sorveglianza venga predisposta da una persona responsabile del caso in seno all'assicurazione. Oggi la Camera del popolo si è allineata agli Stati anche su questo punto.
"Visto che non v'è l'intervento di alcun giudice, occorre che il livello gerarchico sia abbastanza elevato", ha sottolineato Isabelle Moret (PLR/VD) a nome della commissione.
Stamane erano stati i "senatori" a seguire la Camera del popolo su un'altra divergenza. Avevano accettato di precisare che se l'osservazione è affidata a specialisti esterni, questi ultimi sono tenuti al segreto e non possono utilizzare le informazioni raccolte ad altri scopi.
Gli altri punti essenziali del progetto erano già stati adottati dai due rami del Parlamento. Quest'ultimo ha deciso di elaborare una base legale precisa e dettagliata della sorveglianza da parte di detective privati degli assicurati sospettati di voler frodare le assicurazioni, in seguito a una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) che nel 2016 aveva dichiarato illegale la pratica.
Tale base legale è stata difesa anche dalla SUVA, l'Istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni, che aveva rinunciato a sorvegliare assicurati sospetti proprio sulla base della sentenza della CEDU.
GPS e balconi
Il progetto amplia le possibilità di sorveglianza: prevede tra l'altro che, oltre ad effettuare riprese visive e sonore, si possa ricorrere anche a localizzatori satellitari, quali i segnalatori GPS, per "spiare" un beneficiario di una assicurazione sociale se vi è il sospetto di abusi. Secondo la maggioranza, i dispositivi GPS consentono di migliorare l'efficacia della sorveglianza.
Si potranno inoltre utilizzare dei droni, se questi servono alla geolocalizzazione, ma non potranno venir impiegati per un'osservazione diretta.
I due rami del Parlamento si sono pure detti contrari all'idea di limitare le osservazioni a luoghi pubblicamente accessibili quali strade e parchi: ritengono che ciò debba essere possibile anche in posti quali ad esempio i balconi aperti e liberamente visibili da un luogo pubblico.
Autorizzazione di un giudice
Per quanto riguarda l'autorizzazione di un giudice del tribunale cantonale delle assicurazioni, essa dovrà essere richiesta soltanto per l'impiego dei cosiddetti "GPS Tracker".
In questo caso l'assicurazione dovrà in particolare segnalare al giudice lo scopo dell'osservazione, la sua durata, i dati delle persone interessate, le modalità previste e la giustificazione di ricorrere a tali strumenti tecnici di localizzazione.
Il progetto di legge prevede al massimo 30 giorni di osservazione nell'arco di sei mesi, con una possibilità di proroga di sei mesi al massimo, se sussistono motivi sufficienti.
Maggiore fermezza
Durante le discussioni di dettaglio gli oratori degli schieramenti "borghesi" avevano chiesto maggiore fermezza di fronte agli abusi alle assicurazioni sociali. Gli assicurati onesti non devono subire le conseguenze del comportamento illecito di taluni, aveva detto Raymond Clottu (UDC/NE).
La sorveglianza deve restare l'"ultima ratio" in caso di sospetta frode. Non bisogna che tutti i beneficiari siano sospettati di abusi, aveva tuttavia assicurato Isabelle Moret. Il numero dei casi avverati è limitato, ma le somme in gioco possono essere molto elevate, le aveva fatto eco Lorenz Hess (PBD/BE).
La sinistra, per bocca di Rebecca Ruiz (PS/VD) aveva tentato invano di rendere attento il plenum che si rischia di diventare più severi nei confronti di una persona sospettata di voler frodare le assicurazioni rispetto a un potenziale terrorista o assassino. Ma tutte le proposte di emendamento in tal senso erano state bocciate dal plenum.