Il miglioramento dei diritti dei passeggeri era stato proposto dal governo nel messaggio concernente l'Organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria (OIF). Il governo proponeva il rimborso del 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo superiore ai 60 minuti, e del 50% se superiore alle due ore.
Questo sistema penalizza però gli abbonati che non hanno diritto ad alcun rimborso, ha ricordato Géraldine Savary (PS/VD). Per questo motivo i "senatori", con 28 voti contro 11 e 4 astenuti, hanno stralciato queste disposizioni dando nel contempo incarico al Consiglio federale di disciplinare i dettagli relativi all'indennità per il prezzo del trasporto.
Il governo dovrà stabilire in particolare il valore massimo dell'importo al di sotto del quale non è dovuta alcuna indennità. La consigliera federale Doris Leuthard aveva chiesto di mantenere le limitazioni, sostenendo che è praticamente impossibile calcolare a quale indennizzo avrebbe diritto un titolare di un abbonamento generale. Per la ministra dei trasporti, inoltre, la legge senza queste precisazioni sarebbe troppo vaga.
Per Savary, invece, i mezzi tecnologici attuali - che evolvono più in fretta delle leggi - aprono la porta a indennizzi anche per i titolari di abbonamenti. Le FFS hanno del resto già previsto qualcosa di simile per una linea nei pressi di Losanna, ha ricordato la socialista.
Quello sugli rimborsi è comunque solo uno degli aspetti dell'OIF. Il progetto prevede tutta una serie di altre misure che non sono state contestate in Parlamento.
Fra le varie misure contenute nell'OIF, vi è la trasformazione del servizio di assegnazione delle tracce - attualmente di proprietà delle tre grandi ferrovie a scartamento normale (FFS, BLS e SOB) e dell'Unione dei trasporti pubblici (UTP) - in un istituto autonomo della Confederazione. Il Consiglio federale intende inoltre accordare alle imprese di trasporto il diritto di partecipare alla pianificazione dell'orario e degli investimenti dei gestori dell'infrastruttura.
Da notare che in un primo tempo - il 9 marzo dello scorso anno - il Consiglio nazionale aveva deciso di rinviare l'intero dossier sull'OIF al Consiglio federale con l'incarico di trasformare FFS Cargo in una impresa autonoma. Nel maggio successivo gli Stati avevano però respinto tale eventualità giudicandola prematura. I "senatori" preferivano attendere un rapporto del Consiglio federale sul tema prima di prendere una decisione in merito.
Nel frattempo tale documento è stato pubblicato. La competente commissione del Nazionale ha approvato le proposte del Consiglio federale che prevedono di mantenere FFS Cargo in seno al gruppo FFS, ma con un proprio consiglio di amministrazione rafforzato. L'esame parlamentare dell'OIF ha così potuto iniziare.
Il dossier torna al Nazionale per l'esame delle divergenze.