(ats) In futuro i mariti violenti, ma anche le mogli, potranno essere obbligati a portare un braccialetto elettronico oppure sarà vietato loro di intrattenere contatti col partner nei casi di stalking. È quanto prevedono alcune modifiche al codice civile e penale approvate oggi dal Consiglio degli Stati. Il dossier passa al Nazionale.

Per quanto attiene l'uso del braccialetto geolocalizzato, il progetto preferisce la sorveglianza a posteriori dei dati, a cose avvenute, per evitare costi eccessivi. In questo caso l'entrata in contatto non potrà essere evitata, ma lo strumento può fornire le prove che l'autore è tornato a più riprese nei pressi del domicilio della vittima. Questa misura, attuata solo su richiesta, dovrebbe avere una durata limitata e potrà essere prolungata al massimo per dodici mesi.

A livello penale è previsto un nuovo disciplinamento della sospensione o dell'abbandono di un procedimento per lesioni semplici, vie di fatto reiterate, minacce o coazione nei rapporti di coppia. La decisione sulla prosecuzione non dipenderà più unicamente dalla volontà della vittima, ma anche dall'autorità penale.

La sospensione del procedimento dovrebbe essere decisa solo se migliorerà la situazione della vittima. Non sarà ammessa in caso di sospetta recidiva nel rapporto di coppia. L'autorità avrà inoltre la facoltà di obbligare l'imputato a seguire un programma rieducativo contro la violenza.

Nel 2016 sono state registrate 17'685 infrazioni in questo ambito, un dato in crescita del 2% rispetto al 2015 e del 13% rispetto al 2014. Le conseguenze sono state la morte di 18 donne e un bambino nonché 52 tentativi di omicidio.