(ats) Il programma federale di sostegno alla creazione di posti di custodia extra famigliare per bambini va prorogato oltre il 2019. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale stanziando a tal proposito 130 milioni di franchi.

Istituito nel 2003, e prolungato a due riprese, il programma ha permesso di creare 50'000 posti di accoglienza diurna, in scuole e presso famiglie, ha ricordato Mathias Reynard a nome della commissione. Malgrado ciò mancano ancora posti di accoglienza: la metà degli asili nido non può dare seguito a tutte le richieste presentate dai genitori, ha ricordato il vallesano.

Per questo motivo va prorogata dal 2019 al 2023 la pertinente legge federale. In questo modo si potrà conciliare vita professionale e famigliare incitando in particolare le madri a reinserirsi nel mondo del lavoro in un periodo dove c'è carenza di personale qualificato, ha aggiunto l'altra relatrice commissionale Christine Bulliard-Marbach (PPD/FR).

Isabelle Chevalley (PVL/VD) ha sottolineato che con questo terzo programma si potranno utilizzare i fondi non impiegati in quelli precedenti. Con il primo programma c'erano 200 milioni a disposizione, ma ne sono stati spesi solo 70 poiché i progetti non erano ancora maturi.

Non si tratta di essere per o contro la custodia di bambini al di fuori della famiglia, ma di discutere a chi tocca il finanziamento, ha replicato Nadja Pieren (UDC/BE). Questi "regali" vengono concessi anche a quelle strutture che non ne hanno bisogno o costruite in luoghi dove non c'è domanda.

"Dopo 16 anni è ora di terminare questo programma, i Cantoni sono ora abbastanza grandi per camminare da soli", ha aggiunto Christian Wasserfallen (PLR/BE). "Bisognerebbe inoltre avere una visione d'insieme della politica famigliare, non rattoppi qua e la".

La custodia di bambini complementare alla famiglia è prioritariamente di competenza dei Cantoni e dei Comuni, mentre il ruolo della Confederazione, che ha già finanziato due volte un prolungamento del programma d'incentivazione, è sussidiario, ha ricordato il consigliere federale Alain Berset. Anche per questo motivo, e malgrado "il bilancio del programma sia molto positivo", la proroga va bocciata, ha aggiunto il ministro dell'interno.

Al voto, la maggioranza del Nazionale non l'ha però seguito e ha approvato la proroga del programma federale. Secondo la regola del freno all'indebitamento, per liberare i fondi è necessaria una votazione a maggioranza qualificata (ossia con almeno 101 "sì").

Hanno votato contro la proroga i gruppi PLR e UDC, favorevoli PS, PPD, PBD e PVL. Alla fine la regola del freno all'indebitamento è stata superata con 104 "sì", 90 "no" e 2 astensioni, e con il voto decisivo di due deputati PLR, dei due Leghisti e dell'esponente dell'MCG.

Il dossier va ora al Consiglio degli Stati, dove dovrebbe essere approvato senza grossi problemi. Insieme, PS e PPD dispongono infatti di 25 seggi su 46.