(ats) Bisogna ridurre gli anticipi delle spese processuali in maniera che l'accesso ai tribunali non sia più una prerogativa delle persone più abbienti. Ne è convinto il Consiglio nazionale che ha tacitamente trasmesso oggi al governo una mozione in tal senso del "senatore" Claude Janiak (PS/BL). L'esecutivo dovrà ora preparare una modifica il Codice di procedura civile.

Quest'ultimo, secondo il testo del consigliere agli Stati, prevede spese processuali elevate: di un'entità tale che soltanto persone benestanti possono intentare un'azione dinanzi un tribunale, mentre la classe media e le piccole aziende non hanno di fatto i mezzi per farlo.

La cosa è resa più grave dal fatto che in linea di massima tali spese devono essere anticipate. Dall'esperienza risulta che non sono le cause immotivate a non essere avviate, ma quelle intentate da persone che non riescono a versare l'anticipo, o che vi riuscirebbero solo a fatica. Il gratuito patrocinio non è una soluzione, poiché vi possono ricorrere unicamente persone sull'orlo o al di sotto della sussistenza, mentre la classe media ne è esclusa.