L'atto parlamentare traeva spunto da due iniziative cantonali di Grigioni e Vallese. I due cantoni alpini avrebbero voluto che "mazot", "raccard" e fienili situati fuori dalla zona edificabile e degni di protezione potessero essere utilizzati a scopo abitativo, sull'esempio di quanto avviene in Ticino con i rustici.
Pur dicendosi d'accordo con questi obbiettivi, gli Stati avevano bocciato le due iniziative cantonali preferendogli una mozione che riprendesse le rivendicazioni di Grigioni e Vallese correggendone alcune disposizioni.
Il Nazionale ha però voluto precisare nel testo dell'atto parlamentare che la pianificazione in materia deve essere regionale e "portare a un miglioramento della situazione generale per quanto concerne la natura, il patrimonio culturale, il paesaggio e l'agricoltura".
Ai "senatori" questa modifica non è piaciuta in quanto "introduce concetti poco chiari e non quantificabili e quindi difficilmente applicabili". "La Commissione - ha spiegato il suo relatore Werner Luginbühl (PBD/BE) - ritiene che la modifica proposta riduca eccessivamente la portata della mozione svuotandola addirittura della sua sostanza".
A questo punto, ha aggiunto il bernese, è meglio rinunciare del tutto alla mozione. Il tema potrà infatti essere nuovamente affrontato nel quadro della seconda tappa della revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) attualmente in corso.