(ats) L'obbligo di mantenimento dei figli indigenti non va esteso a tutti i genitori. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che ha bocciato oggi una mozione di Laurent Wehrli (PLR/VD) adottata dal Nazionale con 118 voti contro 60 e 7 astenuti nel settembre 2017.

Attualmente, i genitori sono tenuti a mantenere i figli agli studi che hanno tra i 18 e i 25 anni. L'obbligo di mantenimento vale anche per la prole che non sta seguendo una formazione, ma a determinate condizioni: il giovane deve essere in stato di indigenza e i genitori devono disporre di un reddito superiore alla media (120'000 franchi per le persone sole e 180'000 franchi per i coniugi). La mozione intendeva estendere l'obbligo di mantenimento a tutti i genitori.

Secondo Wehrli, l'eliminazione di questa disparità renderebbe l'aiuto sociale meno attrattivo per i giovani che rifiutano di formarsi.

I "senatori" non hanno però voluto modificare il sistema in vigore. Il plenum non crede che un simile cambiamento possa ridurre la dipendenza dei giovani dall'assistenza.