(ats) Respingendo una proposta di rinvio del dossier in commissione (con 119 voti contro 63 e 15 astenuti) e approvando l'entrata in materia (con 188 voti contro 8 e una astensione), il Consiglio nazionale ha iniziato le discussioni di dettaglio sul "Progetto fiscale 17" (PF17). L'esito finale rimane invece aperto: opposizioni vengono infatti sia da destra che da sinistra.

A essere contestata è soprattutto la compensazione sociale introdotta dagli Stati (la riforma prevede che ogni franco di tassazione perso in seguito al PF17 venga controbilanciato con un franco di finanziamento all'AVS). C'è chi vorrebbe rinunciare alla compensazione nel Primo pilastro, altri vorrebbero invece scindere in due il dossier.

L'udc, ad esempio, avrebbe voluto rinviare il dossier in commissione chiedendo l'elaborazione di un nuovo progetto "light": soppressione delle regolamentazioni invise all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), introduzione di altri strumenti fiscali ma nessuna compensazione sociale.

Per Thomas Matter (UDC/ZH) la compensazione prevista corrisponde a una compravendita di voti. "Perché allora non dare direttamente buoni Migros a chi sostiene la riforma?", ha chiesto il democentrista. "Ne va della credibilità della democrazia", ha aggiunto.

Da parte loro i Verdi liberali avevano chiesto la non entrata in materia. A non piacere è il modo in cui è stata introdotta la compensazione sociale a favore del Primo pilastro. Approvando un finanziamento supplementare per l'AVS si rinuncia a una riforma strutturale del sistema rimandando ancora una volta la riforma proprio quando la generazione del "baby-boom" è arrivata ormai all'età del pensionamento, ha sostenuto Kathrin Bertschy (PVL/BE).

Per il PLR il compromesso, seppur non perfetto, è invece accettabile poiché non prevede un ampliamento delle prestazioni sociali. Oggi le imprese ci chiedono di realizzare urgentemente la riforma, un fallimento del PF17 non sarebbe una buona cosa per la piazza economica elvetica, ha affermato Petra Gössi (PLR/SZ).

Abbiamo bisogno di questo Progetto fiscale, se sarà bocciato è illusorio credere che possa essere sostituito da uno migliore

A proposito della compensazione sociale, diversi parlamentari hanno sottolineato la necessità di presentare un progetto che sia in grado di trovare una maggioranza all'interno del Parlamento ma anche, e forse soprattutto, davanti al popolo. Non ha senso elaborare un progetto "light" che assomigli troppo alla Riforma III dell'imposizione delle imprese bocciata dal Sovrano nel febbraio dello scorso anno, ha sostenuto Guillaume Barazzone (PPD/GE).

Non si può pensare che il popolo accetti oggi quello che ha respinto ieri, ha aggiunto il consigliere federale Ueli Maurer. Rispondendo alle preoccupazioni dei Verdi liberali, il consigliere federale ha assicurato che una riforma più ampia dell'AVS rimane necessaria e che sarà portata avanti dal governo.

Le discussioni proseguono.