(ats) In futuro, anche la violenza carnale su un uomo dovrebbe poter essere considerata "stupro". È quanto prevede una mozione della consigliera nazionale Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE) accolta oggi dal Consiglio nazionale per 151 voti a 39.

La ministra di giustizia e polizia, Simonetta Sommaruga, si è detta favorevole a un'estensione della nozione di stupro mediante una modifica del codice penale. L'oggetto va agli Stati.

Attualmente, l'articolo 190 del codice penale sulla "violenza carnale" punisce con una pena detentiva da uno a dieci anni (e non inferiore a tre anni nei casi più gravi) "chiunque costringa una persona di sesso femminile a subire la congiunzione carnale". Questo reato è dunque ipotizzabile soltanto se lo stupro è fatto da un uomo su una donna, ha rilevato la deputata, mentre non può essere invocato se la vittima è a sua volta un uomo.

La sodomia e la fellatio forzata - ha affermato Laurence Fehlmann Rielle - restano una semplice "coazione sessuale", sottoposta all'articolo 189 CP. Il problema è, in particolare, "che la pena minima prevista per la coazione sessuale è inferiore e che secondo il diritto attuale gli uomini non possono essere vittime di uno stupro".