(ats) Le ammende alle aziende inflitte all'estero dovrebbero poter continuare ad essere dedotte fiscalmente se violano la nozione di ordine pubblico svizzero, se puniscono un atto che non sarebbe sanzionabile da noi oppure se oltrepassano il massimo previsto dal diritto elvetico per il reato in questione.

Lo ha deciso oggi (94 voti a 88) il Consiglio nazionale, correggendo la decisione del Consiglio degli Stati risalente al 7 marzo scorso. Il dossier ritorna alla camera dei cantoni per le divergenze.

La maggioranza ha tenuto conto nel suo voto del fatto che le multe comminate all'estero possono anche contenere elementi arbitrari, motivati per esempio da ragioni politiche.

La minoranza ha invece perorato la soluzione del Consiglio degli Stati, sostenendo che le multe e le sanzioni che perseguono uno scopo penale non devono essere deducibili fiscalmente a prescindere dal fatto che siano inflitte in Svizzera o fuori dai confini nazionali.