(ats) L'idea che la Confederazione aiuti finanziariamente quei Cantoni che intendono introdurre modelli d'insegnamento in due lingue nazionali va approfondita. È l'opinione del Consiglio degli Stati che ha deciso oggi di trasmettere alla propria commissione competente una mozione in tal senso del "senatore" Beat Vonlanthen (PPD/FR) per un'esame approfondito. Il Consiglio federale chiedeva la bocciatura della mozione.

Invece di votare in aula, il plenum ha quindi accolto tacitamente una mozione d'ordine del consigliere agli Stati Didier Berberat (PS/NE), sostenuta dallo stesso Vonlanthen, con l'invito alla commissione competente di esaminare l'atto del friburghese.

Secondo Berberat, la mozione Vonlanthen solleva questioni importanti che varrebbe la pena discutere assieme alla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica istruzione, coinvolgendo magari anche quei cantoni che hanno introdotto "con successo" l'insegnamento bilingue.

Secondo il testo dell'atto parlamentare presentato dal "senatore" PPD, la Confederazione potrebbe sostenere gli sforzi profusi da molti Cantoni, che "con il loro impegno volontario promuovono la comprensione tra le comunità linguistiche e rafforzano la coesione nazionale".

Al contrario dei progetti in ambito scolastico, sostiene il friburghese, che possono essere svolti su larga scala soltanto sporadicamente e per una durata limitata, i modelli d'insegnamento bilingue hanno un effetto duraturo impossibile da ottenere altrimenti. Tali modelli provocano però costi supplementari elevati e un intervento della Confederazione sarebbe auspicabile.

Nella sua risposta, seppur condividendo l'importanza dei modelli di insegnamento bilingue, il Consiglio federale sottolineava che il settore scolastico resta di competenza cantonale. La Confederazione, inoltre, sostiene l'apprendimento delle lingue e ha già stanziato fondi ad esempio per promuovere l'italiano nelle altre regioni linguistiche.

Secondo il Governo, che invitava il plenum a respingere la mozione, un'estensione generalizzata degli aiuti presupporrebbe inoltre notevoli mezzi supplementari e non sarebbe praticamente fattibile senza compensazioni in altri ambiti di attività.