(ats) In caso di diffamazione, calunnia o ingiuria nei confronti di funzionari e poliziotti, non solo quest'ultimi ma anche i servizi preposti devono poter avere diritto di querela. È l'opinione del Consiglio nazionale che, con 121 voti contro 56 e una astensione, ha approvato una mozione in tal senso di Leo Müller (PPD/LU).

Attualmente i reati spesso non sono perseguiti perché, comprensibilmente, i collaboratori non desiderano essere coinvolti nella procedura come persone private, ha spiegato il lucernese. In Germania è già in vigore un sistema simile che ha dato buoni risultati, ha precisato.

Se anche l'autorità superiore avesse il diritto di sporgere querela, ha replicato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, l'interessato non potrebbe più scegliere liberamente tra il perseguimento penale e la protezione della sfera privata. Potrebbe quindi essere costretto, contro la sua volontà, a partecipare al procedimento in veste di testimone, ha aggiunto, invano, la ministra di giustizia e polizia.

Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.