(ats) È necessario che le prestazioni complementari vengano concesse solo a chi ne ha veramente bisogno. È il parere del Consiglio nazionale che oggi ha approvato per 128 voti a 51 una mozione volta a lottare contro gli abusi in questo settore. Il dossier va agli Stati.

Secondo Philippe Nantermod (PLR/VS), non è raro che persone a beneficio delle prestazioni complementari possiedano beni all'estero non dichiarati. Purtroppo i mezzi a disposizione delle autorità per eseguire verifiche sono limitati. La mozione chiede quindi che i mezzi di indagine a disposizione degli enti preposti ai controlli vengano estesi.

Nantermod ha fatto l'esempio dell'Assicurazione invalidità. Dotando gli organismi preposti di mezzi per contrastare abusi, è stato possibile ottenere dei risparmi.

Per la sinistra, che ha criticato la mozione, gli strumenti attualmente a disposizione bastano a avanzano, un'opinione condivisa anche dal consigliere federale Alain Berset.

I richiedenti, ha ricordato, possono essere obbligati a presentare la dichiarazione fiscale quale condizione per ottenere un sostegno. Ogni quattro anni, inoltre, viene svolta una verifica sulla situazione economica dei beneficiari. Vi è pure la possibilità, ha rammentato invano il presidente della Confederazione, di procurarsi informazioni sulle rendite versate nello spazio Ue. Queste ultime dovrebbero essere comunicate automaticamente dal 2019.