L'agenda - che mira a velocizzare l'integrazione delle persone coinvolte nella formazione professionale, nell'attività lavorativa e nella società - ha dato finora buoni risultati, ha spiegato il relatore commissionale Ruedi Noser (PLR/ZH). Occorre però ora trovare delle soluzioni per i giovani di 17 e 18 anni arrivati in Svizzera senza ricorrere al canale dell'asilo.
La Confederazione è direttamente competente unicamente per quel che concerne l'asilo e propone quindi che questi migranti - provenienti da Paesi dell'UE/AELS, ma anche da Stati terzi - passino per la formazione professionale ordinaria. Ogni giovane deve però avere la possibilità di potersi integrare sul mercato del lavoro, ha sostenuto Noser.
La palla è nel campo dei Cantoni, ha replicato la consigliera federale Sinometta Sommaruga. "Siamo tutti d'accordo nel voler favorire l'integrazione di questi giovani, ma le competenze legali devono essere rispettate", ha precisato invano.
L'atto parlamentare passa ora al Consiglio nazionale.