- Armi: tacitamente eliminato le due ultime divergenze col Nazionale in merito alla trasposizione nel diritto elvetico delle più recenti norme Ue sulle armi. Il dossier è così pronto per le votazioni finali;
- Eritrea 1: bocciato, con 24 voti contro 16 e due astensioni, una mozione della consigliera nazionale Andrea Geissbühler (UDC/BE) che chiedeva di intavolare trattative con il capo del governo eritreo, Isayas Afewerki, affinché i cittadini del Paese africano che hanno chiesto asilo in Svizzera possano tornare in patria senza timore di persecuzione;
- Eritrea 2: tacitamente adottato una mozione di Damian Müller (PLR/LU) che chiede di riesaminare i casi dei 3400 eritrei ammessi provvisoriamente e di potenziare la presenza diplomatica ad Asmara. Il governo era favorevole all'atto parlamentare: il riesame dei dossier dei profughi eritrei è del resto già iniziato, ha spiegato la consigliera federale Simonetta Sommaruga;
- Eritrea 3: respinto, con 30 voti contro 9 e due astensioni, una petizione che chiedeva di rinunciare all'inasprimento della situazione per gli eritrei e la concessione dell'asilo. La tradizione umanitaria è già rispettata, ogni richiesta è esaminata individualmente e in modo equo, ha spiegato Pascale Bruderer (PS/AG) a nome della commissione;
- Stranieri Criminali: approvato una mozione di Philipp Müller (PLR/AG) che chiede di adeguare le disposizioni sull'espulsione degli stranieri che commettono reati, eliminando gli attuali incentivi (come il ricorso al decreto d'accusa) ad applicare la clausola dei casi di rigore. Il governo si è detto pronto a intervenire se necessario. L'atto parlamentare passa ora al vaglio del Nazionale;
- Asilo: tacitamente bocciato una mozione della consigliera nazionale Andrea Geissbühler (UDC/BE) che chiedeva al Consiglio federale di concludere accordi di riammissione di stranieri in situazione irregolare con Algeria, Repubblica dominicana, Marocco e Tunisia. I "senatori" hanno così seguito il parere di Simonetta Sommaruga secondo cui questi non garantiscono rinvii effettivi. L'esecuzione dell'allontanamento dipende infatti dalla disponibilità dei Paesi di provenienza a collaborare. Il Consiglio federale non può insomma agire unilateralmente, ha affermato la ministra di giustizia e polizia;
- Formazione Giovani Immigrati 1: approvato, con 34 voti contro 1, una mozione della sua Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura che mira a estendere a tutti gli adolescenti e giovani adulti immigrati l'Agenda integrazione Svizzera, strumento che vuole velocizzare l'integrazione delle persone coinvolte nella formazione professionale, nell'attività lavorativa e nella società;
- Formazione Giovani Immigrati 2: tacitamente bocciato una mozione della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Nazionale che chiedeva di elaborare e finanziare misure di formazione per gli adolescenti e i giovani adulti immigrati;
- Federalismo: approvato una mozione di Beat Vonlanthen (PPD/FR) che chiede un finanziamento a lungo termine dell'Istituto di federalismo di Friburgo. È vero che nel 2017 la Confederazione e l'istituto hanno negoziato un memorandum d'intesa, ha affermato il friburghese, tuttavia le risorse e l'infrastruttura necessarie non sono state considerate in misura sufficiente. Il Nazionale deve ancora esprimersi;
- Violenza Contro Funzionari: tacitamente bocciato una mozione della consigliera nazionale Sylvia Flückiger (UDC/AG) che chiedeva di sanzionare più duramente la violenza perpetrata contro la polizia e le autorità. Il testo prevedeva obbligatoriamente pene detentive senza la condizionale. Pur non negando l'esistenza del problema, i "senatori" hanno ritenuto sproporzionate le proposte dell'argoviese, soprattutto se confrontate alle sanzioni inflitte per altri reati quali quelli contro l'integrità fisica o sessuale;
- Ipoteche: tacitamente approvato una mozione del consigliere nazionale Thierry Burkart (PLR/AG) che chiede al governo, nel quadro dei correnti lavori di revisione del diritto in materia di contratto di costruzione, di concretizzare le disposizioni del Codice civile sull'ipoteca degli artigiani e imprenditori in modo che il diritto del proprietario del fondo a prestare una garanzia sostitutiva riacquisti l'importanza originariamente conferitagli dal Legislatore. L'atto parlamentare è ora stato trasmesso all'esecutivo per la sua attuazione;
- Protezione Delle Vittime: bocciato, con 29 voti contro uno, una mozione della consigliera nazionale Verena Herzog (UDC/TG) che chiedeva di introdurre nella legislazione la carcerazione disciplinare quale nuovo mezzo di esecuzione. Per i "senatori" le richieste della turgoviese sono già parzialmente soddisfatte dalla revisione della legge federale volta a migliorare la protezione delle vittime di violenza attualmente al vaglio del Parlamento;
- Obbligo Di Notifica: tacitamente approvato un postulato di Fabio Abate (PLR/TI) che chiede al governo di studiare una modifica d'ordinanza per armonizzare le sanzioni concernenti l'obbligo di notifica. Attualmente vi è un'importante differenza di trattamento tra datori di lavoro svizzeri ed esteri per quanto concerne il perseguimento delle infrazioni, ha sottolineato Abate nel suo atto parlamentare. Per il ticinese la sanzione e la relativa procedura dovrebbero in tutti i casi essere di natura amministrativa. "Il governo è disposto a verificare, insieme ai competenti servizi e autorità cantonali, se tale armonizzazione risponde a un'esigenza condivisa", ha affermato da parte sua la consigliera federale Simonetta Sommaruga;
- Ergastolo: ritenuto che la durata della pena detentiva "a vita" è troppo breve. Per questo motivo ha approvato un postulato con il quale si incarica il governo di valutare un inasprimento della prassi. Attualmente chi ha scontato 10 o 15 anni viene infatti liberato con la condizionale se si è comportato bene e non è a rischio di recidiva.
Ordine del giorno di domani, 20 settembre (08.15-13.00):
- Organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria (divergenze);
- modifica della Legge federale sull'utilizzazione delle forze idriche.