(ats) Riprendono stamane alle 08.00 i dibattiti alle Camere federali. Dopo essersi riuniti in Assemblea per l'elezione di alcuni giudici federali, i deputati del Consiglio nazionale - che siederà anche nel pomeriggio - si lanceranno in un dibattito urgente sulle esportazioni di armi.

Il Consiglio federale vorrebbe infatti modificare la pertinente ordinanza per consentire l'export di materiale bellico in Paesi coinvolti anche in un conflitto interno.

Nonostante le rassicurazioni del governo sul fatto che ogni richiesta di esportazione verrebbe trattata singolarmente tenendo conto dei pro e dei contro, deputati sia di destra che di sinistra hanno criticato una decisione che rischia di rinfocolare i conflitti e di mettere in dubbio la neutralità del Paese.

L'esecutivo non è dello stesso avviso e, nel giustificare simile cambiamenti di prassi, sottolinea che si tratta anche di proteggere posti di lavoro in Svizzera.

Il programma del Consiglio degli Stati, che si riunirà fino alle 13.00 con un eventuale seduta pomeridiana, prevede la discussione a livello di divergenze sul messaggio dell'esercito 2018 del valore di 2 miliardi di franchi.

La differenze riguardano l'acquisto di giubbotti antiproiettile: gli Stati vorrebbero dimezzare il credito stabilito dal Governo (da 200 a 100 milioni di franchi), dotando solo 50 mila soldati e non 100 mila di questo capo di vestiario.