(ats) La nuova Legge sulla sicurezza delle informazioni è necessaria per arginare i cyber-rischi. Lo ha ribadito oggi tacitamente il Consiglio degli Stati. Lo scorso maggio, invece, il Nazionale aveva bocciato l'entrata il materia ritenendo il progetto superfluo e troppo costoso.

Lo scopo della nuova legge è di creare un quadro legale formale unitario, per tutte le autorità federali, nell'ambito della protezione delle informazioni e la sicurezza nell'impiego di mezzi informatici. Le norme concernono in primo luogo organismi come il Parlamento, i tribunali della Confederazione, il Ministero pubblico della Confederazione e la Banca nazionale.

Oggi Isidor Baumann (PPD/UR), a nome della commissione, ha ricordato che è stato il Parlamento ha chiedere l'elaborazione di un disegno di legge in materia. Il sistema attuale è inefficace, ha precisato.

Da parte sua, il consigliere federale Guy Parmelin si è detto disposto a discutere alcuni punti controversi, in particolare quelli concernenti i costi. "Per farlo bisogna però entrare in materia", ha affermato.

Il progetto torna ora sui banchi del Nazionale. Qualora dovesse confermare la non entrata in materia, il dossier verrebbe definitivamente archiviato.