I campionati mondiali dei mestieri costituiscono una bella vetrina per il sistema svizzero della formazione professionale e favoriscono la motivazione degli apprendisti, ha spiegato Mathias Reynard (PS/VS) a nome della commissione. La loro organizzazione costa circa 30 milioni di franchi alla Confederazione. "Una somma sopportabile per le finanze federali", ha aggiunto il socialista vallesano.
Spetta tuttavia alla fondazione Swiss Skills e non al Consiglio federale fare atto di candidatura e preparare quest'ultima. Per questo i "senatori" avevano riformulato la mozione. Il Consiglio federale sarebbe incaricato di sostenere, e non più di preparare come previsto originariamente, una candidatura elvetica, ha precisato Reynard. Dovrebbe inoltre rendere possibile una partecipazione regolare della Svizzera a livello mondiale ed europeo.
Ogni due anni
I Campionati mondiali delle professioni si svolgono ogni due anni. L'anno scorso è toccato ad Abu Dhabi, località nella quale la Svizzera ha conquistato 20 medaglie, undici delle quali d'oro. Un risultato che ha permesso di raggiungere il secondo posto generale dietro alla Cina.
Gli ultimi World Skills organizzati in territorio elvetico risalgono al 2003, a San Gallo. La Confederazione ha inoltre accolto questa competizione nel 1968 a Berna e nel 1997 sempre a San Gallo.
In aprile, il Parlamento retico ha chiesto al governo di sostenere una candidatura dei Grigioni per l'organizzazione dei Campionati mondiali dei mestieri nel 2023 o nel 2025. Si parla di una candidatura in solitaria o in compagnia del canton San Gallo e del Liechtenstein.