Ginevra chiedeva che il prodotto di questo balzello venisse investito nelle energie rinnovabili e in misure volte a risparmiare corrente.
L'iniziativa avrebbe insomma voluto applicare all'elettricità il principio "chi inquina, paga". A detta del cantone, l'iniziativa permetterebbe di preservare la redditività delle dighe grazie a prezzi più equi.
Il plenum ha però respinto la richiesta, argomentando che misure a sostegno del settore idroelettrico sono già previste della Strategia energetica 2050.