(ats) I rifugiati riconosciuti che si recano nei loro Paesi d'origine dovranno dimostrare di essere stati costretti a farlo, pena la revoca del loro statuto. Questa una delle novità incluse nella revisione della Legge federale sugli stranieri e l'integrazione approvata oggi dal Consiglio nazionale per 136 voti a 54. Il dossier ritorna agli Stati per le divergenze.

In futuro, dunque, non dovrebbe più spettare alle autorità dimostrare che il rifugiato ha compiuto un viaggio abusivo, ma sarà lui a dover rendere verosimile di essere stato costretto a recarsi nel suo Stato d'origine o di provenienza. Il plenum, diversamente da come voleva l'UDC, ha previsto però eccezioni alla revoca dello statuto di rifugiato.

Al pari della Camera dei Cantoni, per evitare che i rifugiati possano aggirare il divieto di viaggiare verso i Paesi di origine o di provenienza, il Nazionale ha accolto la proposta di estendere tale proibizione agli Stati vicini. Anche in questo caso sono possibili eccezioni.