(ats) La moratoria sull'apertura di studi medici sarà prorogata fino alla fine del 2021, in attesa di un nuovo sistema di regolamentazione. Dopo il Nazionale ieri, oggi anche gli Stati hanno approvato - all'unanimità - la pertinente revisione Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal).

Il Consiglio federale ha presentato in maggio un nuovo progetto che prevede la possibilità per i cantoni di fissare limiti massimi per specializzazione medica e per regione.

Le nuove disposizioni consentiranno alle autorità cantonali di bloccare le autorizzazioni se i costi per una determinata specializzazione aumentano più della media. I tetti massimi inoltre saranno valevoli per tutti i medici attivi nel settore ambulatoriale che esercitano in uno studio medico privato o in un ospedale. Il Parlamentato discuterà di queste proposte tra due settimane.

Per evitare che vi siano "lacune" nel sistema di limitazione della autorizzazioni e che il numero di studi medici aumenti mentre il Parlamento dibatte del progetto governativo, l'attuale moratoria - che arriva a scadenza il 30 giugno 2019 - sarà appunto prorogata di due anni, fino a fine giugno 2021.

Una storia lunga

Le regolamentazioni sull'apertura di nuovi studi medici ha fatto a lungo discutere il Parlamento negli ultimi anni. Una moratoria è stata in vigore dal 2001 al 2011. Dopo di che si è constatato l'afflusso di nuovi medici, in particolare dall'estero (il Ticino era uno dei cantoni maggiormente toccati dal fenomeno), con conseguente aumento dei costi della salute. La moratoria era stata quindi reintrodotta nel 2013.

Nel dicembre 2015, il Parlamento ha respinto un progetto volto a sancire definitivamente nella legge la gestione strategica delle autorizzazioni. Nel giugno 2016 ha adottato una legge urgente in cui era prevista la proroga, fino all'estate 2019. Inoltre ha incaricato il Consiglio federale di trovare una soluzione duratura per assicurare una copertura medica di qualità che al contempo riuscisse a frenare l'incremento dei costi.