(ats) La Confederazione deve adottare una modifica di un protocollo relativo all'inquinamento atmosferico. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli stati, favorevole alla ratifica del Protocollo, modificato, di Göteborg. Quest'ultimo mira a ridurre soprattutto le emissioni nocive importate dall'estero. Il dossier va al Nazionale.

Il testo, che risale al 1999 e per la Svizzera è entrato in vigore nel 2005, è uno dei protocolli aggiuntivi alla Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite, che Berna ha ratificato nel 1983.

"Essendo direttamente esposta alle emissioni provenienti da altri Paesi, la Svizzera è molto interessata a un accordo efficace volto a contenere l'inquinamento atmosferico in Europa", ha detto in aula, a nome della commissione, Didier Berberat (PS/NE). Tredici Stati su 27 hanno già ratificato il protocollo rivisto, ha aggiunto il "senatore".

Per la consigliera federale Doris Leuthard si tratta di un ulteriore passo verso un miglioramento della qualità dell'aria. La legislazione elvetica ottempera già ai contenuti dell'intesa.

L'obiettivo del Protocollo - a cui hanno aderito 25 Paesi europei, Usa e Canada - è la riduzione del diossido di zolfo, degli ossidi di azoto, dell'ammoniaca e dei composti organici volatili presenti nell'aria, tutte sostanze dannose per la salute dell'uomo e per gli ecosistemi sensibili.

Le modifiche al protocollo, del 2012, concernono espressamente salute e ambiente. I requisiti del testo - che riguardano le emissioni di impianti industriali, l'impiego di solventi organici, i gas di scarico di veicoli e macchinari, le emissioni di ammoniaca derivanti dagli allevamenti di animali nell'agricoltura nonché le polveri fini - sono stati adeguati allo stato della scienza e della tecnica.

Il diritto ambientale svizzero in questo ambito - in particolare la revisione di quest'anno dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico, la Strategia di lotta contro l'inquinamento atmosferico del 2009 nonché la Politica agricola 2014-2017 - già soddisfa le esigenze del rivisto protocollo.