(ats) Pomeriggio intenso oggi alle Camere federali: dopo aver trattato la tradizionale "Ora delle domande" e tentato di appianare alcune divergenze riguardanti il Dipartimento federale di giustizia e polizia, il Consiglio Nazionale (14.30 - 21.45) affronterà in particolare la revisione totale della legge sul CO2.

Tale riforma è volta a trasporre nella legislazione nazionale gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima. A partire dal 2021 la media annua delle emissioni di CO2 delle automobili messe in circolazione per la prima volta non dovrà superare 95 g CO2/km. La revisione prevede pure un aumento della tassa sul CO2 e il sostegno ai veicoli elettrici.

La competente commissione del Nazionale ha approvato - con 16 voti contro 8 e un'astensione - il progetto nel suo complesso. In precedenza, nella deliberazione di dettaglio aveva preso importanti decisioni, a partire dalla compensazione delle emissioni di CO2 derivanti da carburanti fossili. Entro il 2030 gli importatori di carburanti dovranno compensare fino al 90% delle emissioni di CO2 imputabili ai trasporti, confermando in tal modo quanto proposto dal Consiglio federale. Secondo la commissione, almeno il 20% dovrà essere compensato con misure in Svizzera.

Agli Stati (16.15 - 20.00) la seduta sarà invece quasi interamente dedicata al preventivo 2019 della Confederazione e al secondo supplemento a quello del 2018. Come per ogni sessione invernale, i due rami del Parlamento devono discutere del budget della Confederazione. Oggi toccherà alla Camera dei cantoni pronunciarsi sul tema, mentre il Nazionale si è già lungamente espresso la settimana scorsa.

Al termine dei dibattiti alla Camera del popolo, le spese sono aumentate di 51 milioni di franchi rispetto al progetto governativo, attestandosi a 72,347 miliardi per un'eccedenza di 1,209 miliardi. Parecchie decisioni sono però state prese di misura. La commissione preparatoria degli Stati ha accresciuto il budget di 101,7 milioni di franchi rispetto alla versione del Governo. Sia il disegno governativo che gli aumenti proposti rispettano le esigenze del freno alle spese.