(ats) La Svizzera non deve procedere da sola, ma collegare il suo sistema di scambio di emissioni di CO2 con quello dell'UE. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 116 voti a 68, seguendo così il parere della sua commissione preparatoria. Il dossier va agli Stati.

Con il collegamento dei due sistemi le imprese svizzere ottengono l'accesso a un mercato molto più grande, ha dichiarato in aula a nome della commissione Benoît Genecand (PLR/GE).

Il plenum si è opposto a una ratifica solo al momento in cui i diritti di emissione raggiungano 30 euro per tonnellata di CO2.

La Camera del popolo ha poi voluto garantire che nella navigazione aerea non vi siano doppi oneri, premunendosi nel caso che l'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale dovesse adottare nuove misure.