Ueli Maurer ha iniziato il suo discorso in italiano ringraziando l'Assemblea federale per la fiducia dimostrata nei suoi confronti. Si tratta di "un grande onore e una grande responsabilità", ha aggiunto il futuro presidente della Confederazione.
Maurer ha poi dichiarato di voler dedicare il massimo impegno e tutte le forze per la Svizzera e i suoi cittadini, trovando soluzioni in collaborazione con i colleghi di governo e il Parlamento.
Non sono "un tipo da "Glanz und Gloria"
Apparso particolarmente in forma, il 68enne zurighese ha sottolineato di non essere "un tipo da 'Ganz und Gloria' (trasmissione people della televisione svizzerotedesca SRF, ndr)", suscitando gli applausi e l'ilarità del Parlamento, e di non voler essere neppure nel suo anno presidenziale al centro dei riflettori.
Il suo compito principale per il 2019 è quello di preparare bene le sedute affinché i lavori si svolgano in modo efficiente. La sua seconda priorità sono il contato con i Cantoni. "A volte qui a Berna, in questa sala senza finestre, ci dimentichiamo che anche i Cantoni esistono", ha affermato.
Terza incombenza durante l'anno presidenziale: rappresentare la Svizzera all'estero. Il consigliere federale UDC spera che il dossier europeo non sia più sul tavolo del Consiglio federale entro la fine dell'anno, auspicando che questa non sia una "Mission Impossible", ha aggiunto.
Ma Maurer ha pure rilevato che la "politica deve essere anche gioia e divertimento", suscitando l'interesse della popolazione. "Mi rallegro già sin d'ora per il mio anno presidenziale", ha concluso il consigliere federale prima di lasciare la sala sotto scroscianti applausi.
Quarta volta per uno Zurighese nel XXI secolo
Con Maurer, il canton Zurigo verrà rappresentato per la quarta volta alla presidenza della Confederazione nel XXI secolo: prima di lui nel 2001 e nel 2006 fu il turno del socialista Moritz Leuenberger. A sua volta Maurer è già stato una volta presidente nel 2013.
Anche se la sua candidatura non era contestata, con 201 voti Ueli Maurer ha ottenuto oggi un eccellente risultato, riuscendo a far meglio di Alain Berset, che l'hanno scorso aveva ricevuto 190 voti, e Johann Schneider-Ammann (PLR/BE), che due anni fa ne aveva ricevuti 196. Era dal 1988 con Jean-Pascal Delamuraz che un futuro presidente della Confederazione non otteneva un simile score.
Maurer è l'ottavo rappresentante dell'UDC ad assumere la presidenza della Confederazione. Prima di lui, i due altri presidenti provenienti dai ranghi democentristi erano stati Samuel Schmid (nel 2005, prima del suo passaggio al PBD) e Adolf Ogi (nel 1993 e nel 2000).