La Camera dei cantoni non vuole privare l'Organo d'esecuzione del servizio civile di 1,6 milioni di franchi, ostacolando la sua trasformazione in ufficio federale. Gli Stati non hanno neppure voluto assecondare la volontà del Nazionale e "tagliare" 2 milioni al Controllo federale delle finanze.
Il Nazionale continuerà poi le discussioni, iniziate già la settimana scorsa e proseguite ieri, sulla revisione totale della Legge sul CO2. Tale riforma è volta a trasporre nella legislazione nazionale gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima.
Ieri la camera ha optato per un aumento di 8 centesimi al litro di benzina e diesel. "No" invece a una tassa sui biglietti aerei. Oggi il Nazionale dovrà ancora decidere in particolare in merito alla tassa sul CO2 per i combustibili e sull'utilizzo dei proventi da essa generati
La Camera del popolo affronterà in seguito il tanto discusso Patto globale delle Nazioni Unite sulla migrazione. Dovrà in particolare esprimersi su una mozione che chiede di conferire al Parlamento la competenza di firmare tale accordo. Dovrà anche votare una mozione di Thomas Aeschi (UDC/ZG) che si limita a chiedere al governo di non siglare l'intesa.
La quasi totalità del dibattito si è svolta la settimana scorsa. Oggi deve esprimersi il consigliere federale Ignazio Cassis. Viste le forze in campo, è verosimile che il Nazionale adotti la mozione che chiede di conferire al Parlamento la competenza di approvare il Patto, così come del resto avevano già fatto due settimane fa gli Stati. La mozione Aeschi dovrebbe invece essere bocciata.
Da parte sua, il Consiglio degli Stati (08.15-13.00) si occuperà del voluminoso dossier della revisione del diritto della società anonima. Esso riunisce diversi punti sensibili, come l'introduzione delle "quote rosa" nei quadri superiori delle grandi aziende, la trasposizione nella legge delle esigenze dell'iniziativa contro le remunerazioni abusive di Thomas Minder attualmente applicate tramite ordinanza e il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per imprese responsabili".
L'iniziativa, depositata il 10 ottobre 2016, chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l'amministrazione centrale o il centro d'attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all'estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali.
Il controprogetto del Nazionale non va così lontano. Sono in particolare esclusi dalla responsabilità i gestori e dirigenti delle società madri per comportamenti scorretti delle aziende controllate. Il consiglio di amministrazione di una società anonima dovrà comunque identificare i rischi che l'attività della società rappresenta per i diritti umani e l'ambiente e se del caso proporre soluzioni.