Il credito per la migrazione fa parte del nuovo "miliardo di coesione" destinato all'UE, somma spalmata su dieci anni. A condizione che Bruxelles non adotti misure discriminatorie nei confronti della Svizzera, alla fine di novembre i "senatori" hanno accolto l'idea di liberare 1,3 miliardi, di cui 1,047 miliardi per ridurre le disparità economiche e sociali nell'Europa allargata.
La componente migratoria deve andare soprattutto a beneficio dei Paesi fortemente colpiti dai flussi migratori, in particolare quelli dell'Europa meridionale. Solo Peter Föhn (UDC/SZ) e Thomas Minder (indipendente/SH) si sono opposti.
Grazie alla nuova base giuridica, il governo potrà concludere accordi internazionali sul versamento di contributi a determinati Stati.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga si è detta soddisfatta per la decisione della Camera dei Cantoni. "È importante che il Consiglio federale sia in grado di reagire in modo rapido e flessibile alle crisi migratorie", ha dichiarato, "benché gli importi siano relativamente modesti", ha osservato la "ministra" di giustizia e polizia.