(ats) Il Contributo di coesione all'Ue è tornato stamane sui banchi del Consiglio degli Stati. Con 41 voti a 2, il plenum ha rivisto la legge sull'asilo affinché il Consiglio federale possa destinare i 190 milioni di franchi previsti (su 1,3 miliardi in totale) per il finanziamento delle misure migratorie. Il dossier va al Nazionale.

Il credito per la migrazione fa parte del nuovo "miliardo di coesione" destinato all'UE, somma spalmata su dieci anni. A condizione che Bruxelles non adotti misure discriminatorie nei confronti della Svizzera, alla fine di novembre i "senatori" hanno accolto l'idea di liberare 1,3 miliardi, di cui 1,047 miliardi per ridurre le disparità economiche e sociali nell'Europa allargata.

La componente migratoria deve andare soprattutto a beneficio dei Paesi fortemente colpiti dai flussi migratori, in particolare quelli dell'Europa meridionale. Solo Peter Föhn (UDC/SZ) e Thomas Minder (indipendente/SH) si sono opposti.

Grazie alla nuova base giuridica, il governo potrà concludere accordi internazionali sul versamento di contributi a determinati Stati.

La consigliera federale Simonetta Sommaruga si è detta soddisfatta per la decisione della Camera dei Cantoni. "È importante che il Consiglio federale sia in grado di reagire in modo rapido e flessibile alle crisi migratorie", ha dichiarato, "benché gli importi siano relativamente modesti", ha osservato la "ministra" di giustizia e polizia.