(ats) La nuova suddivisione delle regioni di premio per le casse malattia proposta dal Dipartimento federale dell'interno (DFI) non piace al Consiglio degli Stati che ha approvato oggi, con 24 voti contro 13 e 2 astensioni, una mozione della sua commissione della sanità che chiede di rimanere allo statu quo.

L'atto parlamentare prevede di adeguare le basi legali in modo tale da poter mantenere l'attuale suddivisione delle regioni di premio a livello comunale: ciò dovrebbe consentire di evitare aumenti di premi difficilmente comprensibili per gli assicurati, specie se vivono in regioni rurali, dove i premi malattia sono tradizionalmente più bassi.

I premi di queste regioni non coprono i costi, ha sostenuto il consigliere federale Alain Berset. Gli assicurati che vivono nelle zone urbane pagano premi troppo elevati e sovvenzionano di conseguenza quelli delle zone rurali, ha fatto notare, inutilmente, in ministro della sanità.

Con l'entrata in vigore della legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie (LVAMal) nel 2016 spetta al DFI, invece che al Consiglio federale, decidere sulla definizione delle regioni di premio e sugli "sconti" massimi sui premi. Il DFI ha stabilito che le nuove regioni di premio vengono definite a livello di distretti e non più di comuni.

Tale cambiamento non è piaciuto alla maggior parte delle cerchie interessate sentite durante la procedura di consultazione. La riforma è stata nel frattempo rinviata.

Da notare che la mozione vuole anche disciplinare il caso delle aggregazioni di comuni situati in regioni di premio diverse. Attualmente la decisione compete ai Cantoni, che talvolta però incontrano delle difficoltà, motivo per cui è necessario emanare una normativa generale in materia.