In precedenza le due Camere si erano già accordate su alcuni tagli nella voce "Spese per beni e servizi" (-19 milioni) e nell'aiuto sociale per il settore dell'asilo (-45 milioni) e, in particolare, su un supplemento di 101,2 per la formazione e la ricerca.
Dopo un lungo tira e molla durato tre settimane, oggi il Nazionale - con 113 voti contro 64 e 9 astenuti - ha respinto la proposta della Conferenza di conciliazione di destinare 29,7 milioni al Controllo federale delle finanze. La destra, maggioritaria alla Camera del popolo, ha fatto pendere la bilancia per una decurtazione di 2 milioni, attribuendo a questa istanza soltanto 27,7 milioni.
A suo avviso, bisogna valutare le priorità di questo organismo prima di rimpinguare l'organico (da 108 a 118 posti) del Controllo federale delle finanze. La sinistra ha tentato invano di convincere il plenum che questi mezzi supplementari sono più che mai necessari per rafforzare i controlli a livello di progetti informatici.
Anche se il Consiglio degli Stati nel corso della mattinata dovesse seguire la proposta della Conferenza di conciliazione, non cambierebbe nulla. Infatti, se alla fine delle deliberazioni sul preventivo le due Camere non riescono a mettersi d'accordo, prevale sempre la soluzione meno onerosa.
Rigore e investimenti
Come per ogni sessione invernale, i due rami del Parlamento devono votare il preventivo della Confederazione. Il budget 2019 approvato dal Consiglio federale attestava entrate pari a 73,556 miliardi di franchi e uscite per 72,296 miliardi, per un'eccedenza di 1,260 miliardi. Tale avanzo è dovuto a maggiori introiti fiscali, ma anche alla bocciatura della Previdenza vecchiaia 2020 e della Terza riforma della fiscalità delle imprese.
Il preventivo uscito dai dibattiti del Parlamento prevede spese supplementari di 38,3 milioni di franchi rispetto alla versione governativa, ovvero 72,334 miliardi in totale. Ne risulta quindi un'eccedenza di 1,222 miliardi di dollari.
Forse, proprio a causa di questa eccedenza miliardaria, i dibattiti quest'anno sono stati meno tesi rispetto agli ultimi anni. Non sono comunque mancati appelli per un maggior rigore da parte della destra e per più investimenti da parte della sinistra.
Tagli in beni e servizi e settore asilo
In fatto di rigore budgetario va segnalata la riduzione di 19 milioni di franchi nella voce "Spese per beni e servizi" e quella di 1,4 milioni per spese di funzionamento dell'Ufficio federale della sanità pubblica, affinché si ricorra meno a consulenti esterni.
Le due Camere hanno pure deciso di diminuire di 45 milioni l'aiuto sociale nel settore dell'asilo rispetto alla versione governativa. Non si tratta di un vero e proprio taglio, ma di un adattamento di fronte alla riduzione attesa delle domande d'asilo, è stato spiegato da vari oratori, i quali hanno precisato che l'anno prossimo il Consiglio federale potrà alla peggio richiedere un aumento in questo settore.
Formazione e ricerca
I due rami del Parlamento si sono invece messi d'accordo per concedere una "manna" supplementare alla formazione e alla ricerca. Le due Camere hanno deciso di accordare a questo settore complessivamente 101,2 milioni in più del progetto governativo.
Il Parlamento ha inoltre dato il suo avallo a diverse spese supplementari: è stata in particolare approvata un'aggiunta di 2,9 milioni di franchi nel Dipartimento federale delle finanze al fine di creare 44 posti in più nel Corpo delle guardie di confine. Tale somma sarà compensata tra le spese del personale in altri dipartimenti.
Nazionale e Stati hanno anche già deciso di attribuire un credito supplementare di 3 milioni in favore dell'Ufficio federale dello sport in vista dei mondiali di ciclismo su strada di Martigny (VS) e Aigle (VD) del 2020 e si sono pronunciati a favore di 530'000 franchi supplementari per il Museo alpino di Berna.
Il Parlamento ha infine aumentato di 1 milione di franchi il bilancio destinato al Tribunale penale federale per permettere la creazione di una nuova corte d'appello e meglio gestire i suoi effettivi.