(ats) Sì a misure di prevenzione per impedire atti di violenza durante le manifestazioni sportive. Con 125 voti a 56 e 3 astensioni, il Consiglio nazionale ha approvato oggi la nuova Convenzione del Consiglio d'Europa in materia. Il dossier va agli Stati.

Solo l'UDC si è schierata contro il progetto. "Non abbiamo bisogno di una nuova convenzione, ma di autorità svizzere che applichino le leggi esistenti", ha affermato Mauro Tuena (UDC/ZH). "Siamo di fronte a un documento - ha aggiunto - che non porta niente di positivo".

Quello che ci sorprende è che di solito l'UDC è favorevole a misure di repressione per chi non rispetta le regole, ha replicato Balthasar Glättli (Verdi/ZH). "Qui l'UDC ha visto la parola Europa e questo basta, ai loro occhi, a non sostenere la convenzione", ha proseguito.

Lotteremo contro l'hooliganismo solo con strategie che vanno oltre le frontiere, ha da parte sua sottolineato Priska Seiler Graf (PS/ZH), mentre Rocco Cattaneo (PLR/TI) ha ricordato che la ratifica della convenzione non implica nessuna modifica della legge. Le organizzazioni sportive, quelle di tifosi e le compagnie di trasporto non dovranno accollarsi compiti supplementari.

La Convenzione si basa su tre pilastri: sicurezza fisica, pubblica e servizi, è stato ricordato in apertura di dibattito. Essa fissa le condizioni quadro affinché le autorità competenti dei Cantoni e delle città, nonché gli enti privati, tra cui le società sportive o quelle di trasporto pubblico, possano prevenire in maniera più efficace la violenza in occasione di manifestazioni sportive. A tal fine, si prevede un approccio integrato: sarà dato maggior peso alla cooperazione tra le autorità e gli enti privati a livello locale, nazionale e internazionale.

Già oggi in Svizzera le partite di calcio e di hockey su ghiaccio maschile delle leghe superiori sono soggette all'obbligo di autorizzazione. Quelle tra club delle categorie inferiori o di altre discipline sportive possono essere anch'esse dichiarate soggetti all'obbligo di approvazione e il loro svolgimento può essere subordinato a determinate condizioni. All'interno dello stadio la responsabilità è assunta in primo luogo dagli enti privati, mentre all'esterno essa incombe alle autorità.