Da un lato, il Consiglio degli Stati ha approvato un accordo tra la Svizzera e la Georgia sul reciproco riconoscimento e la protezione delle indicazioni geografiche, delle denominazioni d'origine e delle indicazioni di provenienza.
D'altro altro, intende autorizzare il Consiglio federale ad apportare modifiche agli allegati di un corrispondente accordo con la Russia. Il Consiglio nazionale deve ancora decidere in merito
Nel suo rapporto sulla politica economica esterna per l'anno scorso, il Consiglio federale afferma che la Svizzera sarebbe particolarmente colpita da un'erosione dell'attuale ordine mondiale del commercio. È quindi impegnata nelle riforme dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), ha dichiarato il consigliere federale Guy Parmelin.
Inoltre, l'ulteriore sviluppo della rete di libero scambio e il miglioramento dell'accesso delle imprese ai mercati esteri rimangono pilastri importanti della politica economica estera. Il ministro dell'economia considera questi sforzi come una risposta alle tendenze protezionistiche.
Commentando i colloqui in corso con gli Stati Uniti su un eventuale accordo di libero scambio, Parmelin ha sottolineato che si tratta di colloqui esplorativi e non negoziati veri e propri.
La relazione non ha suscitato molte discussioni nel plenum. Solo Damian Müller (PLR/LU) ha espresso preoccupazione per gli sviluppi internazionali e, in particolare, la politica economica "aggressiva" della Cina.