Rispetto alle precedenti revisioni dell'Assicurazione invalidità (AI), questo progetto del governo non si focalizza unicamente sul potenziale di risparmio, bensì sull'ottimizzazione di questo importante pilastro assicurativo per la popolazione, ha ricordato a nome della commissione Christian Lohr (PPD/TG).
La situazione finanziaria dell'AI, ha aggiunto, negli ultimi anni è migliorata grazie al supplemento dell'Iva, ma anche grazie alle misure di risparmio adottate, sfociate su una diminuzione delle rendite accordate e una migliorare integrazione delle persone in difficoltà nel mondo del lavoro.
Il progetto in discussione è quindi volto a migliorare ulteriormente quest'ultimo obiettivo, specie per quanto riguarda i giovani e le persone con difficoltà psichiche. I risparmi attesi rispetto ai 9 miliardi spesi annualmente dall'AI, sono poca cosa, ha ricordato Lohr: 67 milioni di franchi nella versione della commissione e 30 milioni in quella del Consiglio federale.
Nel suo intervento, il consigliere federale Alain Berset ha ripreso parte degli aspetti evocati da Lohr, sottolineando come le riforme precedenti abbiano permesso di dimezzare il numero di rendite concesse annualmente, da 28 mila nel 2003 a 14 mila nel 2017. Parallelamente, il numero di persone che è stato possibile reintegrare nel mondo del lavoro è salito da seimila l'anno nel 2008 a 20 mila nel 2017, ha sottolineato il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI).
Tuttavia, nonostante questi progressi, che hanno consentito anche di limitare i costi, vi sono categorie di persone che è più difficile integrare, ossia i bambini (0-13 anni), i giovani (13-25 anni) e gli adulti affetti da turbe psichiche, ciò che ha spinto il Consiglio federale a voler ottimizzare le misure attuali, e a proporne di nuove. Le rendite attribuite a queste persone non scendono come dovrebbero.
Berset ha ricordato che il 42% di tutte le nuove rendite sono destinate a persone con problemi psichici. Per questo motivo, il governo ha previsto tutta una serie di interventi per consentire a bambini e giovani un più facile accesso al mondo del lavoro, sostenendo i datori di lavoro e le famiglie, e altri provvedimenti per la presa a carico precoce di quelle persone che rischiano di sviluppare problemi psichici e quindi di finire a carico dell'AI.
Rilevamento da 13 anni
Nel corso del dibattito odierno, il Nazionale ha già adottato alcune aspetti centrali della modifica approvando lo sviluppo dell'accompagnamento e della consulenza finalizzate all'integrazione agli assicurati, ai datori di lavoro, ai medici e al personale specializzato del settore scolastico.
L'ai finanzia le cure di determinate malattie congenite di bambini e giovani. In futuro i provvedimenti dovrebbero essere maggiormente coordinati con altre prestazioni dell'AI e controlli più severi. Lo scopo delle misure che riguardano i bambini fra gli 0 e i 13 anni è quello di aumentare le loro possibilità di seguire una formazione. Per questo sarà migliorato il sostegno alle famiglie.
Al fine di aiutare meglio l'entrata dei giovani nella vita professionale, il Nazionale ha approvato la possibilità di comunicare all'AI per il rilevamento tempestivo i minorenni già a partire da 13 anni compiuti. La Camera del popolo concorda anche sul fatto che all'AI vengano segnalate le persone che, pur non essendo ancora incapaci al lavoro, sono però minacciate da un'incapacità lavorativa per una durata relativamente lunga.
No indennità, sì salario
Per i giovani da 13 a 25 anni che si trovano in una fase delicata che segna il passaggio dalla scuola all'attività professionale, il progetto del governo vuole evitare che questi ragazzi inizino la loro vita di adulti essendo beneficiari dell'AI. In futuro andranno rafforzati il rilevamento tempestivo e il reinserimento socioprofessionale, strumenti che hanno già dato buoni risultati per gli adulti.
Per rendere più attrattiva l'attività professionale, gli apprendisti non riceveranno più un'indennità giornaliera dell'AI, ma un salario versato dal datore di lavoro. I giovani in formazione potranno poi contare su provvedimenti medici per facilitare il loro inserimento professionale fino ai 25 anni (oggi fino a 20 anni).
Malati psichici
Per le persone con malattie psichiche, che necessitano di un sostegno specifico per rimanere nel mondo del lavoro, sarà potenziata l'offerta di accompagnamento e consulenza.
I provvedimenti di reinserimento professionale saranno concessi per un periodo di tempo più lungo e potranno essere adeguati meglio alle esigenze individuali. I datori di lavoro beneficeranno anch'essi di un simile sostegno.
I datori di lavoro avranno la possibilità di conoscere potenziali dipendenti senza correre alcun rischio finanziario grazie una nuova prestazione, denominata "fornitura di personale a prestito".
Inoltre dopo la soppressione della rendita d'invalidità, la durata del diritto alle indennità giornaliere dell'assicurazione contro la disoccupazione sarà raddoppiata a 180 giorni per migliorare le possibilità di ritrovare un lavoro.
Perizie più eque
In merito alle perizie su mandato dell'AI, secondo il Consiglio nazionale esse devono essere eseguite in modo equo ed efficace. I periti devono essere indipendenti e i colloqui tra i periti e le persone sottoposte a esame dovranno essere messi a verbale. Quest'ultimo aspetto non era incluso nel progetto governativo.
Sempre secondo il plenum, il Consiglio federale dovrà inoltre a emanare criteri riguardo al rilascio di perizie mediche e istituire una commissione - in cui siano rappresentate tutte le cerchie interessate - incaricata di vigilare a livello generale sulle perizie. Queste misure sono state decise per ottenere maggiore qualità.
Per quanto riguarda le spese di viaggio per persone a beneficio dell'AI, il plenum ha respinto nettamente il tentativo dell'UDC di ottenere risparmi in quest'ambito. Le economie generate da un simile inasprimento sono state giudicate trascurabili dalla maggioranza.
Calcolo rendite
Tra gli aspetti della riforma sui quali si deciderà domani figura il passaggio per i nuovi beneficiari di una rendita dall'attuale sistema a scatti a un sistema lineare. Con l'attuale modello, secondo il governo molti beneficiari di una rendita non sono motivati a lavorare di più, perché a causa degli effetti soglia il loro reddito disponibile non aumenta.
A combattere il nuovo sistema è soprattutto il campo rosso-verde che rimprovera al sistema messo a punto dall'esecutivo, e sostenuto dalla maggioranza della commissione preparatoria, di penalizzare i futuri beneficiari che dovranno accontentarsi di una rendita inferiore. A farne le spese sarebbero soprattutto le persone con un tasso di invalidità oscillante tra il 60 e il 69%.
Distanziandosi dal Consiglio federale, la maggioranza della commissione propone anche di diminuire le rendite per figli per incentivare maggiormente a lavorare i genitori con numerosa prole. Il campo rosso-verde è contrario a questa misura che giudica "vergognosa" poiché rischia di creare difficoltà finanziarie a molte famiglie.