"Una decisione di innalzamento deve essere condivisa con la parte Svizzera", spiega la ministra dell'ambiente. Sommaruga afferma poi che al "Tavolo Tecnico" italo-svizzero dello scorso febbraio il rappresentante dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha espresso la sua contrarietà.
Oltre alla Svizzera, anche altri enti hanno chiesto che non sia effettuato un ulteriore aumento del livello del Lago Maggiore. In particolare, le comunità limitrofe italiane interessate sono preoccupate.
Nelle prossime settimane l'UFAM, in accordo con il Canton Ticino, si pronuncerà nuovamente per iscritto al "Tavolo Tecnico" sulla prevista quota di 1,50 metri, esprimendo parere contrario. Attualmente, precisa ancora la consigliera federale, la via tecnica attraverso il "Tavolo Tecnico" è preferita alla via legale.
Il previsto innalzamento del Verbano è un tema molto sentito in Ticino. Il Consigliere di Stato Claudio Zali non aveva esitato a definire "non è accettabile" la decisione "unilaterale" da parte dell'Italia di alzare il livello del lago. A preoccupare sono i danni che potrebbero verificarsi in caso di esondazioni e le ripercussioni sulle Bolle di Magadino.