(ats) Riprendono oggi i dibattiti alle Camere federali. Al Consiglio nazionale (08.00-13.00), in prima battuta i deputati affronteranno la Legge federale sull'utilizzazione delle forze idriche. Come gli Stati, la Camera del popolo dovrebbe pronunciarsi per lasciare invariata fino al 2024 l'aliquota massima dei canoni d'acqua a 110 franchi per chilowatt lordo (Fr./kWl).

In aula, una minoranza difenderà un abbassamento a 80 Fr./kWl allo scopo di sgravare i gestori di impianti idraulici confrontati con prezzi di mercato bassi.

In agenda anche il progetto del Consiglio federale che chiede di aumentare - da 10'100 a 25'000 franchi - il tetto massimo per le deduzioni fiscali per la cura dei figli complementare alla famiglia allo scopo di incitare ad esercitare una attività professionale le madri in possesso di buone qualifiche. Tali limiti sono valevoli esclusivamente per l'imposta federale diretta (IFD). La proposta comporterebbe minori entrate per l'IFD pari a circa 10 milioni di franchi all'anno, di cui 1,7 milioni (17%) a carico dei Cantoni.

Al Consiglio degli Stati (08.15-13.00), due temi in particolare occuperanno i "senatori": la revisione della legge sul diritto d'autore, già approvata dal Nazionale lo scorso dicembre, e il controprogetto all'iniziativa popolare "Per imprese responsabili", che la Commissione competente raccomanda al plenum di accettare nell'ambito della revisione del diritto della società anonima.

Per quanto riguarda il primo oggetto, la commissione vorrebbe che i gestori di piattaforme di comunicazione in Internet (come Google o Facebook) pagassero ai giornalisti un compenso per il loro lavoro. Il Nazionale aveva respinto una proposta simile di Matthias Aebischer (PS/BE).

Per quanto riguarda l'iniziativa per imprese responsabili, la commissione preparatoria ne raccomanda la bocciatura a favore di un controprogetto. I promotori del testo hanno già fatto sapere di essere pronti a ritirare la loro proposta qualora il controprogetto dovesse venir accolto.

L'iniziativa, depositata il 10 ottobre 2016, chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l'amministrazione centrale o il centro d'attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all'estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali.

Il controprogetto riprende alcune di queste esigenze, ma va meno lontano, in particolare in materia di responsabilità. Dovrebbero essere esclusi dalla responsabilità i gestori e dirigenti delle società madri per comportamenti scorretti di società controllate. Inoltre la responsabilità concernerebbe solo i danni alla vita e all'integrità personale o la violazione del diritto di proprietà.

Le imprese non dovrebbero inoltre rispondere di alcun danno se provano che hanno preso misure di protezione dei diritti dell'uomo e dell'ambiente previste dalla legge per impedirlo o che non potevano influenzare il comportamento di un'impresa controllata.