(ats) Misure dovrebbero essere prese per rendere più democratiche le Nazioni Unite. Ne è convinto il Consiglio degli Stati, che oggi ha approvato tacitamente un postulato in tal senso del "senatore" Daniel Jositsch (PS/ZH). Il Consiglio federale è invitato a studiare la questione in un rapporto ed esaminare se un'Assemblea parlamentare all'interno dell'ONU potrebbe essere una soluzione appropriata.

Questa seconda camera, in aggiunta all'Assemblea generale, potrebbe rappresentare la popolazione, analogamente a quanto avviene nel sistema svizzero, ha sottolineato il socialista zurighese, precisando che il Parlamento europeo ha già adottato una raccomandazione in questo senso.

Secondo Jositsch, una maggiore democratizzazione delle Nazioni Unite è necessaria. I rapporti di forza dopo la Seconda Guerra mondiale e la Guerra fredda sono cambiati e il diritto di veto è sempre meno legittimo.

Nuovi problemi sono sorti e hanno preso una dimensione globale, come il cambiamento climatico. Dal vertice di Rio, le emissioni di CO2 non sono diminuite, ha osservato il "senatore" zurighese. Nell'epoca di Facebook, che riunisce oltre due miliardi di utenti, la creazione di un parlamento planetario non è, a suo avviso, una cosa utopica.

Non semplice

La questione non è così semplice, ha dichiarato dal canto suo Andrea Caroni (PLR/AR). La Svizzera, come peraltro l'Europa, non sarebbe meglio rappresentata in seno all'ONU, al contrario della Cina, dell'India o del resto dell'Asia. Occorrerebbe anche sapere come saranno designati i rappresentanti dei Paesi non democratici.

Anche il Consiglio federale - che sarà chiamato a stilare un rapporto sulla legittimità democratica delle Nazioni Unite e gli strumenti per risolvere il problema - ha già sottolineato che la proposta di un'assemblea parlamentare è molto ambiziosa e potrà essere realizzata soltanto con un largo sostegno a livello internazionale. A suo avviso, esistono altre opzioni per una modernizzazione dell'ONU.