L'atto parlamentare torna ora alla Camera dei cantoni: il Nazionale ha infatti deciso di non considerare solo l'assicurazione obbligatoria ma di estendere le nuove norme anche a quelle complementari.
Il volume di provvigioni qui è molto più elevato di quello dell'assicurazione di base, ha rilevato il relatore commissionale Benjamin Roduit (PPD/VS) ricordando che anche gli attori del settore - in particolare Santésuisse e Curafutura - sono favorevoli.
La minoranza avrebbe invece voluto rinunciare ad includervi le assicurazioni complementari dato che gli assicuratori si trovano in un contesto di libera concorrenza nel quale i profitti sono permessi. "Non è ruolo dello Stato fissare delle tariffe in un settore che sottostà al libero mercato", ha sottolineato, invano, Philippe Nantermod (PLR/VS).
Concretamente la mozione vuole che il Governo possa dichiarare obbligatoria per l'insieme del settore una regolamentazione delle provvigioni versate agli intermediari nel quadro dell'assicurazione malattie di base e complementare. Sanzioni devono essere previste in caso di non rispetto delle regole.
La mozione chiede inoltre norme vincolanti per il settore: le richieste riguardano il divieto di chiamate pubblicitarie indesiderate, la formazione approfondita obbligatoria e l'obbligo di stilare un verbale dei colloqui, firmato dall'intermediario e dal cliente. Anche in questo caso, sono previste sanzioni in caso di non rispetto.
Circa le chiamate pubblicitarie indesiderate, Roduit ha affermato di averne ricevuta una proprio durante una seduta della commissione destinata a discutere di questa clausola.